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Temu è (quasi) in crisi

L’e-commerce sta avendo problemi a guadagnare costumer-base in Cina

Temu è (quasi) in crisi L’e-commerce sta avendo problemi a guadagnare costumer-base in Cina

Temu è già riuscita ad affermarsi in Occidente come principale concorrente di Shein e Amazon, ma in Cina l'e-commerce non sta ottenendo la trazione desiderata. Le azioni della compagnia madre, PDD Holdings, sono crollate a causa delle percezioni di scarsa redditività nel mercato cinese, dovute alla concorrenza interna. Il principale concorrente è il gruppo Alibaba, che detiene il primato nei settori B2B, C2C e B2C con le piattaforme Alibaba.com, Taobao e Tmall. Secondo quanto dichiarato da PDD Holdings, la problematica interna principale riguarda il personale che, non avendo esperienza, non riesce a competere efficacemente con il gigante dell'e-commerce. Infatti, anche gli executive e i leader di PDD si aspettano che, d'ora in poi, la crescita di Temu sarà molto più lenta rispetto agli ultimi dodici mesi, secondo Bloomberg. Tra le ragioni principali di questa anemica crescita troviamo - senza alcuna sorpresa - la crisi dei consumatori in Cina, ragione per cui già nel secondo trimestre PDD Holdings aveva lanciato un allarme sul rallentamento dell'economia cinese, sottolineando le incertezze del mercato domestico e globale. Ed effettivamente, la piattaforma ha riportato ricavi di 99,4 miliardi di yuan (13,1 miliardi di euro) nel trimestre fiscale conclusosi a settembre, rispetto alle stime degli esperti che indicavano entrate pari a 102,8 miliardi di yuan (13,5 miliardi di euro).

Nonostante un mercato domestico traballante, Temu riesce comunque a contare sul mercato occidentale. O perlomeno così sembrava fino a poche settimane fa. Proprio lo scorso mese, l'Unione Europea ha annunciato che avrebbe indagato ufficialmente l'e-commerce cinese per sospetta vendita di materiali illegali, in violazione del Digital Services Act. Allo stesso tempo, non è ben chiaro come le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti influenzeranno i prezzi della piattaforma ora che Trump è tornato al potere. Se anche il vantaggio principale di Temu nel mercato occidentale dovesse essere minato, è molto probabile che l'e-commerce perderà trazione e popolarità tra i consumatori. L'analista di Citigroup, Alicia Yap, ha sottolineato che ci sono incertezze riguardo a possibili cambiamenti tariffari e una crescente opposizione da parte di vari paesi ai prezzi "economici" di Temu. Gli stessi prezzi che hanno portato i venditori a protestare quest'estate davanti agli uffici di PDD Holdings nel sud della Cina, accusando il gruppo di sfruttare i venditori con le loro strategie di prezzi bassi. Forse, tutto sommato, Temu, invece che un colosso, sembrerebbe avere la durata di una meteora.