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Montenapoleone è così costosa che i brand stanno scappando?

La via milanese è la più costosa al mondo

Montenapoleone è così costosa che i brand stanno scappando? La via milanese è la più costosa al mondo

Milano e il lusso sembrano essere in crescente simbiosi. Dopo la notizia recente che confermava lo status della città lombarda come Mecca del turismo di lusso, questa settimana il report annuale di Cushman & Wakefield, "Main Streets Across the World 2024", ha confermato che Via Montenapoleone ha finalmente scavalcato la Fifth Avenue di New York, diventando la via commerciale più costosa al mondo. La notizia non sorprende troppo, dato che negli ultimi anni "Montenapo" ha scalato la classifica con estrema agilità, guadagnando posizioni anno dopo anno. L'anno scorso, la via della moda milanese aveva conquistato la medaglia d'argento, ma con un aumento dell'11% nei canoni d'affitto nell'ultimo anno, i 20 mila euro annuali al mq hanno superato l'iconico viale newyorkese. Al terzo posto troviamo la New Bond Street londinese, che è riuscita a superare il centro nevralgico dello shopping di Hong Kong, Tsim Sha Tsui. Sempre più dati sembrano confermare lo status di Milano come uno dei poli del lusso globale, ma i cittadini saranno pronti ad affrontare le conseguenze?

Secondo Thomas Casolo, responsabile per il settore Retail Italia e co-head luxury di Cushman & Wakefield, Milano è diventata un brand globale sinonimo di lusso. Via Montenapoleone rappresenta un unicum, con una varietà di valori locativi a seconda delle caratteristiche commerciali dei negozi. Il posizionamento attuale della via è stato influenzato dall'apertura di nuovi negozi nell'area più ambita del Quadrilatero, tra Via Verri e Via Sant'Andrea. Il successo è stato ulteriormente rafforzato dalla forte domanda da parte dei retailer, che si scontra con un'offerta limitata di spazi, una dinamica che ha contribuito ad alimentare l'aumento dei canoni d'affitto. Inoltre, il report di Cushman & Wakefield sottolinea come Via Montenapoleone abbia beneficiato dell’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense, un fattore che ha migliorato la competitività della destinazione rispetto a mercati extraeuropei. L’Italia conferma la sua centralità nel panorama del retail di lusso europeo, con Via Condotti e Piazza di Spagna a Roma che si sono classificate rispettivamente al terzo e al decimo posto nella classifica continentale, che include più strade per paese. Complessivamente, l’Italia vanta tre vie nella top 10 europea, rafforzando il suo ruolo di protagonista nel settore.

@andy.the.sola Una normale passeggiata nella famosa via Montenapoleone a Milano! #viral#montenapoleone#milano#luxury#supercars#spotted suono originale - Sola.The.Andy

Non a caso, però, nell’ultimo anno c’è stata una migrazione di grandi brand fuori da Via Montenapoleone verso zone limitrofe. Di recente, Dior ha lasciato la sua storica location nella vena principale del Quadrilatero per spostarsi a Corso Venezia, negli ex locali di Zara Home. Già nel 2011, Ferragamo aveva deciso di trasferire il quartier generale storico di Via Borgospesso a Corso Matteotti, mantenendo comunque la boutique nella palazzina. Tra gli addii più sentimentali c’è stata la rilocalizzazione della boutique storica Larusmiani, che nel 2023 ha ceduto i suoi locali per l’apertura del nuovo flagship di Chanel dopo quasi 100 anni. Se anche i grandi brand di lusso stanno lasciando la via, forse la situazione sta sfuggendo di mano. Milano, rispetto ad altre città della moda e del lusso, ha sempre avuto il Quadrilatero come entità complessiva, non solo Via Montenapoleone. Tuttavia, se i prezzi al metro quadro continueranno a salire insieme al caro affitti e alla crisi immobiliare, potremmo presto vedere anche Via Sant’Andrea e Via della Spiga sul podio delle vie più costose al mondo.