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Cosa sta succedendo a Versace?

Dopo il blocco del merger tra Capri Holdings e Tapestry, il futuro del brand italiano è incerto

Cosa sta succedendo a Versace?  Dopo il blocco del merger tra Capri Holdings e Tapestry, il futuro del brand italiano è incerto

Giovedì, il tribunale statunitense ha bloccato l’acquisizione del gruppo Capri Holdings, proprietario di Michael Kors, Versace e Jimmy Choo, da parte di Tapestry, che controlla Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman. L’accordo era stato lanciato inizialmente ad agosto dell’anno scorso e aveva ricevuto l’approvazione immediata sia da parte dell’Unione Europea che dal Giappone. Per gli Stati Uniti, il merger avrebbe dato vita a «un’operazione di monopolio nel mercato del lusso accessibile», in grado di eliminare «la concorrenza diretta tra i sei marchi guadagnando una quota dominante nella moda e negli accessori con il potere di aumentare ingiustamente i prezzi per i consumatori». Così, l’operazione da $8,5 miliardi è stata bloccata ufficialmente la settimana scorsa dall’antitrust americano, anche se adesso i due gruppi vogliono ricorrere in appello. Nel frattempo, aumentano i rumour sulla probabile vendita di Versace, di proprietà di Capri Holdings dal 2019, motivati da grossi cali delle vendite che stanno influenzando gravemente il rendimento totale del gruppo. 

In un comunicato rilasciato da Tapestry subito dopo il blocco del merger, il gruppo afferma la propria delusione e l’intenzione di ricorrere in appello. «Tapestry e Capri operano in un settore intensamente competitivo e dinamico, in continua espansione e altamente frammentato sia tra operatori affermati che tra nuovi operatori. Dobbiamo far fronte alle pressioni concorrenziali esercitate sia dai prodotti a basso prezzo che da quelli a prezzo più elevato e continuiamo a ritenere che questa transazione sia favorevole alla concorrenza e ai consumatori. Intendiamo appellarci alla decisione, coerentemente con i nostri obblighi derivanti dall’accordo di fusione». 

Il calo di fatturato di Versace (e di Michael Kors) potrebbe essere uno dei tanti motivi per cui Capri Holdings si sta battendo per completare l’acquisizione. Nel primo trimestre del 2024, le vendite di Versace sono crollate del 15,4%, portando Capri Holdings a perdite complessive del 13,2%. Stando alle voci riportate da Pambianco News, tra i potenziali acquirenti di Versace potrebbero esserci Exor, gruppo italiano di proprietà di John Elkann, e Kering. Ad ogni modo, in caso il merger tra Capri e Tapestry dovesse venire bloccato una seconda volta, al gruppo di Michael Kors, Versace e Jimmy Choo non resterà che vendere ciò che gli rimane, andare in privato e ricominciare da zero.