Vedi tutti

Kim Jones ha lasciato Fendi

Un addio che molti si attendevano, rimangono aperte le scommesse sull’addio a Dior

Kim Jones ha lasciato Fendi Un addio che molti si attendevano, rimangono aperte le scommesse sull’addio a Dior

Il ballo ricomincia. Kim Jones ha lasciato la direzione creativa di Fendi e, per il momento, continuerà a dedicarsi unicamente al menswear di Dior. Anche se non si sa per quanto a lungo. I rumor sul prossimo arrivo di Jonathan Anderson alla guida di Dior nel frattempo si succedono, ma che cosa succederà ora al womanswear di Fendi? Le opzioni sono diverse. La prima: Pierpaolo Piccioli, come si dice da un po’, anche se forse sarebbe difficile immaginarsi una sua collezione alla prossima fashion week invernale ma che è del Lazio e ha una lunghissima esperienza nell’Haute Couture. La seconda: Silvia Venturini Fendi diventa la designer ad interim del womanswear come già accaduto in precedenza. La terza: il team del brand si occuperà del womanswear mentre i manager prendono tempo e cercano una nuova figura. In ogni caso, l’addio di Kim Jones era atteso.

Non conosciamo i dati delle vendite di Fendi nel periodo di Kim Jones – sicuramente, comunque, si può dire che i suoi quattro anni da Fendi saranno ricordati tiepidamente, essendo le sue collezioni state accolte, se non dall’entusiasmo dei clienti, almeno da quello della critica. In generale, il direttore creativo di Dior è così impegnato con il secondo brand più importante di LVMH che era impossibile che avrebbe capovolto l’identità di Fendi. Questo sarà forse il compito del suo successore – sempre e comunque considerando che Fendi è un brand più famoso per le sue borse che per il suo abbigliamento, nonostante sia una Maison de Couture riconosciuta e attiva da decenni. Tra collaborazioni e show ben eseguiti ma non esaltanti, forse Jones non ha conseguito l’obiettivo di far esplodere il brand come i vertici di LVMH desideravano. Chissà se in futuro qualcuno ne sarà capace.