La stagione dei colletti selvaggi
«Messy is classy»
14 Ottobre 2024
Cosa c’è di più beneducato e giudizioso di una camicia sotto un maglione? Nel corso dei decenni, la combinazione dei due capi è diventata una vera uniforme del bravo borghese – uno stile mansueto, così scontato che ormai non lo percepiamo nemmeno. Ed è proprio per questo, forse, che così tanti designer hanno provato a ripensarlo per la stagione SS25, in accordo con la regola non scritta che anche l’outfit più sciacquato e blando può acquistare una nuova e impensata vita con un singolo elemento deliberatamente fuori posto. Quell’elemento, in questo caso, è proprio il colletto della camicia, che è stato soggetto a uno styling asimmetrico visto molto nel corso del fashion month, con metà di esso esposto e quasi disteso sul colletto della giacca e l’altra nascosta sotto di esso. A iniziare il trend è stato Miu Miu due anni fa, con la collezione FW22 in cui diversi colletti di cardigan e camicie fuoriuscivano per metà quasi come le modelle si fossero vestite di gran fretta. Un tocco di stile che è riapparso nelle campagne del brand e poi ancora nella collezione SS24 rimanendo per le due successive, inclusa l’ultima presentata a Parigi, una specie di firma del brand, una radicale dichiarazione di nonchalanche. A giugno dell’anno scorso, The Row includeva il vezzo nel lookbook della collezione Spring 2025 per poi ripeterlo, con una variazione, l’anno dopo quando vestiva Mariacarla Boscono con un dolcevita nel cui collo alto, schiacciato e compresso, si stropicciava il colletto della camicia. Nelle scorse fashion week, però, questo piccolo dettaglio che potremmo chiamare “messy collar” si è moltiplicato attraverso show grandi e piccoli.
La presenza del messy collar è stata abbastanza variegata. Da Schiaparelli, per esempio, un colletto rigido e asimmetrico, dal profilo tondeggiante, rievocava in modo un po’ barocco lo styling che altri avevano applicato più letteralmente. Da Peter Do, invece, erano le camicie a essere abbottonate obliquamente e la loro intera costruzione a essere orientata verso destra, portano dunque una delle punte del colletto a trovarsi sulla gola e l’apertura sulla spalla – qualcosa di simile ha fatto anche Palomo Spain. Nello show maschile di Undercover invece era un gilet a essere posizionato su una giacca dai baveri sottili ed era proprio uno di questi due baveri a risultare sollevato e stropicciato mentre nella brillante collezione SS25 di Bally è apparsa una giacca loden di un verde sgargiante il cui colletto sembrava reduce da una bufera di vento. Le applicazioni letterali però sono state di più: la prima da menzionare è ovviamente Prada, che nella collezione maschile SS25 ha creato diverse camicie con dentro un fil di ferro che creava l’illusione che fossero sollevate dal vento; un paio di queste avevano una punta del colletto nascosta da un lato e l’altra invece sollevata. Più sottile, a New York e Toyo, Collina Strada e Anrealage, dove era il lato di una giacca a essere spinto in giù e leggermente di lato per esporre metà del colletto mentre nel suo ultimo lookbook Studio Nicholson ha semplicemente sollevato il colletto della camicia sopra quello del maglione e l’ha avvolto intorno al collo. Da Proenza Schouler, invece, alcuni look includevano camicie con metà del colletto sollevata ma senza layering mentre da Balenciaga c’era praticamente solo il layering, con il colletto di una camicia a scacchi bianconera lunga come un cappotto che emergeva interamente da un look composito.
In tutte le altre occasioni, da Bottega Veneta ad Our Legacy, da Wales Bonner a Coperni, i colletti indisciplinati sono tornati come una curiosa ricorrenza ad ornare look che non potevano essere più diversi tra loro. Tutti accomunati dalla simpatica, insolente nota di un disordine studiato per disturbare un look altrimenti uniforme. Quella dell’interpretazione e rappresentazione del caos è stata una mania che ha corso sotterranea nella moda negli ultimi tempi: magari attraverso lussuose borse stracolme e cariche di ciondoli e pendagli; oppure attraverso asimmetrie e accostamenti inconsueti come, da Loewe, un abito a fiori e un paio di boat shoes; ma anche trovando nuove maniere di indossare vecchi abiti, annodando le camicie e i maglioni per trasformarli in bustini, convertendo giacche di pelle in abiti da sera e via dicendo. Come al solito, la passerella urla ciò che la strada sussurrerà – e allora si può dire che se magari i look più sopra le righe che abbiamo visto in passerella si tradurranno, attraverso lo styling e le collezioni in negozio, in un semplice dettaglio (come, appunto, un colletto fuori posto) che riesca a esprimere quel senso di scompiglio che è il vero e assoluto trend della stagione appena presentata.