Vedi tutti

Cos’è la frustrazione da camerino? 


Un nuovo studio dimostra perché così tanti consumatori preferiscono lo shopping online

Cos’è la frustrazione da camerino? 
 Un nuovo studio dimostra perché così tanti consumatori preferiscono lo shopping online

In una delle rare interviste che le gemelle Olsen hanno rilasciato negli ultimi anni, Mary-Kate rivela di «non aver mai acquistato nulla online», una tendenza supportata dalla sorella Ashley. «Sono d'accordo. Preferisco vedere, toccare, sentire e sperimentare». Se per le gemelle più famose della fashion industry andare a fare shopping risulta sempre l’opzione migliore se messa a confronto con l’aprire un computer e scorrere all’infinito, un nuovo studio dimostra che per moltissimi altri consumatori non è così. Un sondaggio sostenuto da Zalando in collaborazione con YouGov ha analizzato la relazione delle persone con i negozi fisici, coinvolgendo un bacino di oltre 14mila adulti in tutta Europa. La ricerca ha dimostrato che i camerini stanno diventando una crescente «fonte di insoddisfazione» tra i consumatori, per citare il report di Zalando, a causa della «scarsa elasticità nelle taglie e la frequenza dei resi». Sono state rivelate persino le principali emozioni che suscitano gli spazi in cui poter provare i capi degli store italiani, tra cui l’eccitazione e il divertimento (29% e 27%) ma anche insicurezza (18%). A pensarci bene, forse uno dei motivi principali per cui le gemelle Olsen amano così tanto fare shopping di persona è che si ritrovano l’intero negozio a loro disposizione, team di commessi inclusi, mentre la maggior parte delle persone, quando va a fare compere, deve sgomitare tra la folla dall’ingresso alla cassa. 

@thriftwithmee The struggle is real #fyp #foryoupage #zara original sound -

Lo studio di Zalando e You Gov offre una visione approfondita della percezione che i consumatori hanno dei negozi fisici: in fondo, spesso decidiamo di comprare in store proprio perché vogliamo provare un capo per essere sicuri dell'acquisto. I principali motivi per cui i clienti si ritrovano insoddisfatti della loro esperienza nei camerini è per mancanza di spazio (43%) e odori sgradevoli (25%) - il 39% degli intervistati ha detto che provare una di queste emozioni negative li scoraggia dall’acquisto. In più, come forse si poteva prevedere, una delle ragioni principali per cui i consumatori lasciano un negozio giù di morale è provare vestiti di taglia errata (48%). Anche lo shopping online presenta diverse complessità, per esempio l’incertezza sulla vestibilità (49%), descrizioni poco chiare delle taglie (37%) e guide alle taglie inadeguate (36%). L’indagine rivela che una media del 45% degli acquirenti online ha restituito almeno un capo all’anno a causa di problemi con la taglia - con tutti gli sprechi che ne derivano, considerando che sempre più brand stanno rimuovendo i resi gratuiti

La ricerca di Zalando e YouGov supporta le piattaforme di vendita online (tra cui appunto Zalando) che hanno deciso di lanciare progetti come il Body Measurement, uno strumento che consente al cliente di provare un capo sul proprio avatar 3D, una sorta di “camerino virtuale” che elimina stress legati ai disagi che si provano in negozio. Se da un lato l’innovazione tecnologica di Body Measurement dimostra un avanzamento importante nel mondo dello shopping, dall’altro bisogna ricordare che l’esperienza d’acquisto dovrebbe essere piacevole sia online che offline: sarà anche difficile vivere come le gemelle Olsen, ma se un brand non vi fa sentire a vostro agio forse non merita i vostri soldi.