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Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo direttore artistico di Celine

Si chiama Michael Rider ed è un volto già noto al marchio francese

Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo direttore artistico di Celine Si chiama Michael Rider ed è un volto già noto al marchio francese

Due giorni fa, a poche ore di distanza dall'annuncio che Hedi Slimane avrebbe lasciato la direzione creativa di Celine, è stato annunciato il nuovo designer del brand, Michael Rider. Comincerà a lavorare per la maison nel 2025, ma non si tratterà del suo primo ingresso in atelier: il designer ha lavorato per ben dieci anni preso la maison, quando occupava il ruolo di design director of ready-to-wear durante il mandato di Phoebe Philo. Il passato di Rider suggerisce così che le future collezioni del brand non si allontaneranno troppo dall'heritage della maison, o forse sì: dopo la laurea all'università americana Brown, prima di capitare al fianco di Philo, Rider ha lavorato come senior designer per Balenciaga ai tempi di Nicolas Ghesquière, mentre nel 2018 è tornato negli Stati Uniti per occuparsi della direzione creativa di Polo Raph Lauren, un'occupazione che lo ha coinvolto fino alla scorsa primavera.  

Per Rider, entrare a far parte nuovamente dell'universo Celine significa molto. «Celine è una maison con valori molto vicini al mio cuore e un bellissimo patrimonio su cui costruire», ha affermato il designer in merito alla nomina. Per il CEO dell'azienda, scegliere un direttore creativo che conosceva bene il brand non è stato un caso. Come afferma Severine Merle, la sua visione intima del brand lo aiuterà a continuare il successo che Celine sta già riscuotendo. «La visione e il talento creativo di Michael, insieme alla sua natura genuina e al suo forte legame con l'eredità di Celine, lo rendono una scelta naturale per continuare a costruire un successo duraturo per la maison». Effettivamente, il compito che avrà Rider una volta entrato in atelier non sarà risollevare le sorti dell'azienda, bensì mantenerle alte: secondo i risultati forniti da LVMH negli ultimi anni, la direzione artistica di Slimane ha contribuito nell'aumento delle vendite, con una stima di oltre $2,6 miliardi di fatturato solo per il 2023. La parte in cui si dovrà calare Rider il prossimo gennaio sarà piuttosto complicata, ma i lavori che ha prodotto durante i dieci anni sotto la guida di Philo - riemersi online proprio negli ultimi giorni - dimostrano che sarà perfettamente in grado, per la gioia del culto dei Philophile. 

Nonostante lo stile che Phoebe Philo ha infuso in Celine durante il suo mandato di direzione artistica non si possa effettivamente definire preppy - piuttosto un'eleganza sobria e intellettuale che potremmo dire abbia influenzato la stragrande maggioranza dei brand di lusso più amati del momento - gli ultimi design di Rider hanno una marcata tendenza per il preppy americano, merito dell'heritage Polo Ralph Lauren. Alla guida del brand, il designer ha rilanciato la linea ready-to-wear con collezioni fresche, fortemente incentrate sulle nuove generazioni sebbene pur sempre rivolte a un'estetica americana di vecchia scuola. Sono infinite le possibilità della sua rotta Celine-iana: potrebbe tornare la marcata dedizione alle arti che conservava Philo, potrebbe fare leva sul quiet luxury come da Polo Ralph Lauren, oppure potrebbe cominciare a contribuire all'universo costruito da Slimane per il brand, rivelando il suo lato grunge. Con aspettative altissime su tutti i fronti, siamo sicuri che il risultato sarà uno spettacolo imperdibile.