Disneyland diventa il parcogiochi di Coperni per la SS25
Una fiaba in cui principesse e cattivi sfilano insieme
02 Ottobre 2024
Ieri sera, mentre i bambini erano a letto e il sole già tramontato, gli adulti che dell'infanzia hanno mantenuto la spensieratezza e la costante ricerca di magia si sono riuniti nel contesto più incantevole possibile, per assistere a uno spettacolo ancora più affascinante del suo scenario: la sfilata SS25 di Coperni a Disneyland Paris. Arnaud Vaillant e Sébastien Meyer, fondatori del brand, hanno deciso di guardare al passato, il loro ma anche quello del loro pubblico, in un'ode all'infanzia, alla magia e a un immaginario che probabilmente contribuisce tutt'ora a rendere la nostra vita adulta più bella e sopportabile. L'obiettivo dei due creativi con questa collezione non era riscrivere la storia, ma includerla nel presente, donandole un nuovo respiro attraverso una poesia contemporanea, trascendendo la nostalgia e creando uno spazio immaginario dove passato, presente e futuro si incontrano. La collezione parla di loro, del marchio, ma soprattutto di noi, di tutti i principi e principesse, gli eroi, i ribelli, ma anche i cattivi che tutti noi incarniamo quotidianamente, consapevolmente o meno. Saliamo quindi insieme sulle montagne russe emozionali firmate Coperni e allacciamo le cinture per intraprendere questa passeggiata nel tempo e nelle dimensioni, passando dalla casetta di Biancaneve al castello di Cenerentola e ai suoi abiti strappati che si trasformano in un abito da ballo, facendo una sosta nell'oceano della Sirenetta o nell'ambiente freddo e austero del castello de La bella e la bestia.
La collezione si divide in uno spettacolo in tre atti: il primo riguarda il parco e le sue tribù, i suoi membri che partecipano quotidianamente a mantenere la magia e leggerezza attiva senza però cadere nell'immaturità. In una celebrazione della giovinezza e della spensieratezza, la prima parte della sfilata è destinata a catturare l'essenza dell'ingenuità dei primi anni, ispirata da elementi dello stile vittoriano. Le t-shirt Disney si mescolano con elementi moderni, dando vita a un look simile a quello che indosserebbe un bambino se gli fosse data carta bianca in materia di stile, in uno slancio di autenticità e disinteresse per il giudizio esterno. Poi arriva la seconda parte, forse la più interessante: quella che rende omaggio ai cattivi. Qui, si susseguono abiti monocromatici e strutturati che incarnano la crescita e la frustrazione che l'accompagna inevitabilmente, trasformando gli elementi classici dei cattivi in capi moderni e sorprendenti, come piccoli abiti neri con colli che ricordano distintamente le corna di Malefica o il tetto appuntito di un sotterraneo da cui scaturiscono maledizioni.
Il terzo e ultimo atto è dedicato alle principesse e alla loro trasformazione. L'innocenza riprende il suo potere, i fiori diventano bionici e gli abiti si trasformano, sottolineando e incoraggiando la rinascita dell'innocenza in una femminilità potente. Le silhouette classiche ricevono un makeover contemporaneo, mescolando tradizione e innovazione. Con questa sfilata, Coperni entra ufficialmente nella leggenda della Disney, ritagliandosi un posto tra le numerose favole e leggende che costituiscono la storia dell'istituzione, poiché si tratta della primissima sfilata di moda ad aver avuto luogo in questo posto mitico. In questa condivisione di meraviglia collettiva, Coperni ha visto oltre il campo delle possibilità ed è riuscito a riunire e mettere d'accordo un pubblico dai 7 ai 77 anni, trasformando le idee in storie straordinarie e le storie in una collezione fantastica, in tutti i sensi del termine.