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Invece di uno show, alla Fashion Week Margiela porta un documentario

“Nighthawk” racconta la creazione della Maison Margiela 2024 Artisanal Collection

Invece di uno show, alla Fashion Week Margiela porta un documentario  “Nighthawk” racconta la creazione della Maison Margiela 2024 Artisanal Collection

A distanza di anni, Maison Margiela continua a farsi riconoscere dal resto della fashion industry per il suo approccio controcorrente. Questa volta, invece di organizzare uno show o una presentazione in calendario alla Paris Fashion Week come tutti gli altri, il brand ha optato per la premiere di un documentario dedicato al “making of” della collezione couture che ha fatto il giro di internet lo scorso gennaio, la Maison Margiela 2024 Artisanal Collection. Il documentario, Nighthawk, è stato ideato dal direttore creativo John Galliano e diretto da Sasha Kasiuhache, e ripercorre i momenti più importanti della creazione e della messa in scena della collezione. Con Kim Kardashian, Gwendoline Christie, “Auntie” Lucky Love e Monica Bellucci, il film prende una svolta horror partendo dalla locandina, una grafica che trova ispirazione da poster anni ’80 di film come Vestito Per Uccidere(1980). 

Nighthawk è stato mandato in onda live su Instagram, Youtube, e sul sito di Maison Margiela, mentre per adesso sulle principali piattaforme del brand è solo disponibile il trailer. Il progetto entra negli atelier in cui Galliano lavora assieme al team sartoriale della maison durante la produzione della collezione che ha fatto innamorare la fashion industry, esplora le ispirazioni principali del designer, i dettagli su cui si è voluto soffermare e persino come sono stati realizzati alcuni degli elementi che hanno composto gli abiti delle bambole di porcellana dello show. Tra fitting insieme alla musa di Galliano, Leon Dame, primi piani sulle mani dei couturier mentre sono all’opera e filmati che riprendono la creazione del trucco di Pat McGrath, il documentario svela alcuni dei segreti più interessanti della collezione così come del processo creativo di uno dei designer più contestati ma apprezzati di sempre. 

Il 2024 si sta per concludere come un anno monumentale per Galliano, che fin dalla presentazione della Maison Margiela 2024 Artisanal Collection ha vissuto un grande momento di ripresa mediatica, dopo lo scandalo che lo aveva esiliato dalla fashion industry nel 2011. Il Met Gala dello scorso maggio sarebbe potuto essere stato dedicato a lui, per Anna Wintour e l’head curator del museo Andrew Bolton, ma entrambi non si sentivano pronti alle possibili polemiche che l’idea avrebbe suscitato tra il pubblico. Nel frattempo, a marzo è uscito High & Low - John Galliano, un documentario che racconta il declino e la rinascita di un designer che, dopo un successo intramontabile alla guida di maison affermate come Dior, si è ritrovato abbandonato dall’intero settore dopo aver lanciato insulti antisemiti in un bar parigino, durante un brutto momento della sua vita. A giudicare dal successo della collezione couture di gennaio, del documentario High & Low e, molto probabilmente, del nuovo film Nighthawk, sembra che Margiela e Galliano si stiano lentamente allontanando dall’immaginario della Fashion Week “ordinaria” del ready-to-wear per immergersi in un’universo più artistico, concettuale e, per questo, più distaccato.