Lo space-age ribelle di Prada alla SS25
Contro l'algoritmo e i trend di passaggio
19 Settembre 2024
Presto i miliardari potranno andare in vacanza nello spazio. Per adesso il pacchetto di viaggio include semplicemente un giro nella stratosfera, ossia relativamente vicino alla superficie della Terra, ma nulla può impedirci di pensare che un giorno ci sarà un albergo su Marte. Sull’onda di questa nuova tendenza delle élite, i direttori artistici Miuccia Prada e Raf Simons hanno pensato a una collezione che rilancia il concetto di holiday-wear - cappelli di rafia per il mare, borse di nylon e impermeabili per le gite in barca - attraverso una rivisitazione contemporanea degli anni ’60. Torna in passerella il metallizzato di Paco Rabanne e di Pierre Cardin, che in quegli anni inventarono l'estetica dello space-age, sotto forma di abiti tempestati da occhielli argentati e scarpe dalla punta d’acciaio, occhiali da sole giganti e leggings colorati, che però secondo Prada sono da portare senza gonna. La collezione che è andata in scena poche ore fa in Fondazione Prada su una moquette verde acqua è stata coloratissima, ha incluso meno look rispetto alla media degli show del brand ma ogni outfit era ricolmo di particolari. Tra le modelle non c’erano ambassador, non clienti del brand come nel caso della FW24: Miuccia Prada e Raf Simons, pionieri del design funzionale, hanno chiesto al pubblico di guardare i vestiti. Solo i vestiti. «È un tributo all’individualità», proclama la prefazione allo show.
Il primo look ha offerto agli spettatori il lato più umoristico del brand, con un abito a fiorellini gialli che aveva arricciature e fiocchi irriggiditi, come se fosse appena uscito dall’asciugatrice. Subito dopo, il clima si è fatto più serio tra bomber in lana grigia e vestiti da sera in raso giallo. La spiritosità del brand è tornata di nascosto sotto forma di pelliccia stampata sulle spalle delle giacche, cinture finte dipinte sulla vita dei pantaloni e tacchi verde acceso distorti come una foglia agitata dal vento. La quantità indecifrabile di stili e di abbinamenti diversi presente nella nuova collezione Prada sembra voler lanciare una sfida alla semplicità dello stile contemporaneo, ormai riducibile a nomignoli per piacere all'algoritmo di internet. In una marea di colore, che andava dal giallo banana al verde pisello, dal viola all’arancione, era pressoché impossibile concentrarsi su ciascun look per intero. Occorreva fermarsi a guardare gli occhiali da sole in metallo, le borse a trapezio, il vestito trasparente portato sopra a un bodysuit aderente o le platform stringate con la suola a righe che rimandavano alle collezioni Prada del 2010.
Tra gli accessori più interessanti della nuova collezione troviamo una cintura-harness che si aggrappa alle gonne a matita con chiusure in metallo, un paio di stivali da cowboy arancioni, lucidi e impermeabili, e una nuova borsa maxi color in pelle gialla. In mezzo al tripudio di novità presentate da Prada questa stagione rincontriamo però i fiocchi, stavolta grandi e morbidi portati al collo come Sailor Moon, borse a secchiello e poi top e minidress realizzati con appliqué floreali scintillanti. Le scarpe, una diversa dall’altra, erano di per sé uno spettacolo tutto da scoprire: oltre ai tacchi-foglia e agli stivali da cowboy impermeabili, alle platform del 2010 e alle classiche mary jane ha debuttato in passerella anche un ibrido sneaker-kitten-heel con lacci sportivi e tomaia in camoscio viola, personificazione letterale dell’ugly chic lanciato dalla stessa Prada trent’anni prima.
La SS25 è stata un esercizio di stile per i due direttori creativi, una nuova occasione per dimostrare al pubblico della fashion industry che essere alla moda potrebbe anche significare copiare un look dalle passerelle, ma che per essere innovativi occorre saper mettere in discussione quello che ci viene dato in pasto quotidianamente, dalla For You Page come dalla Fashion Week. Insomma, Prada e Simons si chiedono perché, con tutti i vestiti e la moda che abbiamo oggi, dobbiamo accontentarci di seguire un trend imparato di fretta su TikTok. Per tornare alle vacanze dei miliardari: “Why reach for the stars when there are footprints on the moon?”