Iceberg festeggia 50 anni alla Milan Fashion Week
Un anniversario speciale all’inizio della settimana più importante per Milano
18 Settembre 2024
Vincent Migliore
In occasione del suo 50° anniversario, Iceberg ha aperto ieri la Milan Fashion Week con una collezione SS25 che guarda al futuro, pur mantenendo ben salde le radici nel suo passato iconico. Il direttore creativo James Long ha presentato ieri una sfilata che racconta i cinquant'anni del marchio come un’esplosione di energia, colore e innovazione, in linea con l'identità che da sempre definisce il brand. In occasione dello show, Long ha ringraziato i fondatori della maison, Giuliana Marchini Gerani e Silvano Gerani, per la loro visione pionieristica e ha reso omaggio al celebre designer Jean-Charles de Castelbajac, che ha gettato le basi di Iceberg nel 1974 con il suo approccio innovativo allo sportswear. «Celebrare questi primi 50 anni significa onorare il passato continuando a spingersi in avanti», ha affermato Long, sottolineando il legame tra colori vivaci e linee essenziali che trasmettono un senso di freschezza e di buonumore – dopo tutto Iceberg è sempre stato un brand che guarda all’esuberanza della gioventù e a uno stile di vita attivo. Il cuore della collezione sono stati i soprabiti reversibili in popeline tagliato a vivo, che combinano il classico color cammello da un lato con una sorta di arancio bruciato e il classico blu di Iceberg dall’altro, abbinati a minigonne avvolgenti per le donne e a shorts sartoriali per gli uomini. Una combo che suggerisce subito una ricerca tra stile e praticità che rivela le radici sportswear del brand.
Altri highlights dello show sono state le giacche sahariane e gli abiti in pelle scamosciata dalle tonalità acide, lunghi fino ai piedi con alti spacchi e con profonde scollature a oblò trattenute da collane. Lo scollo a oblò è tornato anche negli abiti in maglia a coste, in questo caso con spalline incrociate sulla schiena, mentre le polo in mesh tecnico e i maglioni in mohair portano nei look della collezione una certa malizia punk. Tra gli altri elementi notevoli della collezione ci sono le camicie in pelle scamosciata oversize, che possono essere portate come abiti o abbinate a pantaloni in lino a righe. Per gli uomini, Long ha introdotto maglioni a righe larghe abbinati a trench tecnici con pannelli a contrasto, tradotti nella collezione femminile in mini trench da indossare come abiti e pencil skirt che riprendono i dettagli di questi ultimi. Una novità assoluta di questa stagione, invece, è il debutto degli occhiali Iceberg, disegnati da Long e prodotti in collaborazione con AVM 1959. Questi occhiali si ispirano ai metalli misti tipici del design d’interni del XX secolo e presentano la caratteristica “I” di Iceberg sulle aste o integrata nel design. A chiudere la collezione, con accessori e scarpe, c’erano i classici kitten heels insieme a borse oversize e multifunzionali che riprendono i colori acidi degli abiti in pelle, creando un interessante contrappunto con i colori più sobri visti attraverso la collezione.
A coronare i festeggiamenti per i cinquant'anni del marchio, Iceberg ha anche annunciato l’uscita, prevista per ottobre, del volume celebrativo Iceberg 1974-2024 Rewind-Fast Forward, edito da La Nave di Teseo. Questo libro esclusivo, concepito come uno scrapbook, ripercorre la storia della maison dagli esordi fino ai giorni nostri, con un focus sui momenti più importanti e sugli stilisti che hanno definito l'identità del brand, tra cui Jean-Charles de Castelbajac e James Long. Il volume, curato da Angelo Flaccavento e disegnato da Luca Stoppini, offre un ampio excursus sul lavoro di Castelbajac, che ha introdotto l'uso innovativo della maglia e degli stemmi moderni ispirati ai personaggi dei cartoni animati. Con immagini, campagne pubblicitarie e aneddoti dietro le quinte, il libro riflette l'evoluzione di Iceberg nel corso dei decenni, tracciando un viaggio che ha segnato la storia della moda contemporanea. James Long, a proposito del progetto, ha dichiarato: «Adoro il fatto che Iceberg abbia sempre avuto lo sguardo rivolto al domani. Questo libro non è solo un tributo al nostro passato, ma una celebrazione della continua evoluzione e innovazione che ci guiderà verso il futuro».