Unicampania presenta MUTATION + FASHION SHOW
Il 4 ottobre sono stati presentati i progetti degli studenti sul tema della mutazione della pelle
25 Settembre 2024
Amedeo Benestate
Anche quest’anno, l’Università degli Studi Luigi Vanvitelli organizzerà il fashion show dedicato ai talenti emergenti della facoltà di Fashion Design. Il progetto dell’anno scorso, “Fashion Alive”, aveva come tema focale l'interpretazione della contemporaneità per descrivere sistemi obsoleti con un’attenzione nei confronti della storia e della memoria della propria cultura materiale. Un’occasione importante per gli studenti di moda locali, che hanno avuto l’occasione di dimostrare alla giuria e al pubblico internazionale i propri design e poter poi discutere in un talk i propri processi creativi su un tema sempre più rilevante nel mondo della moda. L’evento di quest’anno, tenutosi il 4 ottobre, segna un’evoluzione ulteriore. “Motion Plus” è il titolo del nuovo progetto, che si propone di indagare gli scenari più innovativi nel settore della pelle, concentrandosi sulle modalità più sostenibili del suo utilizzo. Attraverso le sperimentazioni degli studenti, si evidenzia un processo di ricerca e innovazione che colloca la pelle sotto una nuova luce, esaminandola non solo come materiale tradizionale, ma come elemento di design dalle potenzialità inaspettate. Il fulcro dell’evento rimane, tuttavia, il tema dell’ecosostenibilità, una sfida cruciale per l’industria della moda contemporanea, che si interroga sempre più su come ridefinire i propri paradigmi attraverso soluzioni innovative e rivoluzionarie, spesso suggerite proprio dalle menti giovani e visionarie delle nuove generazioni.
In un contesto globale in cui il fenomeno della ‘fashion fatigue’ si fa sempre più evidente e si osserva un allontanamento dalle capitali tradizionali della moda, l’attenzione si sposta verso contesti più piccoli e periferici, dove l’innovazione diventa il motore del cambiamento. Il decentramento geografico della moda è accompagnato da un distacco dal glamour convenzionale, che continua a dominare città come Parigi, ancora regina dell’Haute Couture, riservata a un’élite esclusiva. Al contrario, in realtà come la Copenhagen Fashion Week e la Berlin Fashion Week, l’obiettivo dei designer è quello di dare spazio a voci più giovani e fresche. In questo scenario globale, Napoli, sta emergendo come polo culturale, grazie anche al suo rinascimento degli ultimi anni, dove è ritornata protagonista, con uno scenario amato dalle arti. La nuova corsa all’innovazione riguarda l’intero ecosistema della moda: dai modelli di business al target del pubblico, ma soprattutto il rinnovamento dei materiali – tema che ha visto le principali industrie del settore investire milioni e che rimane a oggi un problema temporaneamente privo di soluzione. I diversi esperimenti che Oltreoceano si fanno con materiali alternativi e cuoi vegetali, spesso nell’ambito di brand indie, ne sono una dimostrazione. E rendere queste nuove tecnologie scalabili sarà la sfida che una nuova generazione di designer (di cui gli stessi studenti del Vanvitelli fanno parte) dovranno affrontare in prima linea. Per molti di questi giovani, l’opportunità offerta dall’ambiente universitario rappresenta la prima piattaforma in cui possono esporre i loro progetti. Ciò rende il tema dell’educazione sempre più rilevante come incubatrice creativa, superando la semplice concezione di esami, voti e laurea.