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Perché Vinted e eBay stanno sfilando in Fashion Week?

Le piattaforme per la moda di seconda mano tessono la loro tela pop

Perché Vinted e eBay stanno sfilando in Fashion Week?  Le piattaforme per la moda di seconda mano tessono la loro tela pop

Questa Fashion Week, eBay e Vinted hanno portato la moda circolare a New York e a Londra con delle vere e proprie sfilate di abbigliamento second-hand. Non è la prima volta che una piattaforma di rivendita online entra in comunicazione con il mondo della pop culture: a partire dal 2022, eBay ha lanciato una collaborazione con il reality show inglese Love Island per vestire i partecipanti della trasmissione, sostituendo gli sponsor precedenti (che erano legati al mondo del fast fashion). La piattaforma americana per la rivendita di oggetti vintage e di seconda mano questa stagione ha creato Endless Runway, una sfilata pubblicata in diretta streaming in collaborazione con il Council of Fashion Designers of America e il British Fashion Council realizzata interamente con abiti usati, lanciata questa settimana a New York e presto a Londra. Durante la Fashion Week della capitale inglese tornerà in passerella anche lo show organizzato da Oxfam, che per la prima volta in cinque anni potrà contare sul supporto di Vinted. È davvero un momento propizio per le piattaforme di rivendita online: anche Vestiaire Collective, che rispetto a Vinted e a eBay ha una specializzazione specifica nel settore del lusso, quest'anno ha firmato un'apparizione ad hoc in una delle nuove puntate dello show Netflix Emily in Paris, una collaborazione che, grazie al grande seguito della serie, ha lo scopo di ingrandire ancora di più il bacino di utenza del sito. Ma tutte queste iniziative avranno veramente il giusto ritmo per pubblicizzare la moda second-hand a pubblici maggiori? 

Mentre la moda di lusso affronta un periodo di difficoltà, è il fast fashion il settore che si sta facendo avanti nella salita al potere - sia economico che artistico. In un chiaro tentativo di riposizionameno, Zara sta collaborando con istituzioni letterarie come Éditions Gallimard e creativi affermati come Stefano Pilati, H&M ha pensato a una capsule insieme a CharliXCX per cavalcare l'onda pop del successo di Brat, l'album dell'estate, e intanto Shein si sta per quotare in borsa a Londra. In un quadro in cui gli equilibri tra lusso e moda accessibile sono chiaramente stati scombussolati, la moda di seconda mano si ritrova costretta a entrare in campo e giocare lo stesso gioco dei giganti del fast fashion, tra pop culture ed eventi mondani in Fashion Week. Ovviamente lo fa a stile suo, ovvero collaborando con serie Netflix e portando in passerella show che mettono al primo posto la sostenibilità; a ogni modo, le iniziative portate avanti da eBay e da Vinted alle ultime Fashion Week sono la prova di quanto le aziende siano decise a non tirarsi indietro. 

Il 2025 si preannuncia un grande anno per la moda sostenibile: il settore del second-hand sta riportando una crescita tre volte superiore al mercato globale dell'abbigliamento, con Vinted che raggiunge per la prima volta un aumento delle vendite del 61%. Anche TikTok, social media preferito della fascia di consumatori più giovane (e quindi meno abbiente), incentiva l'acquisto di articoli di lusso vintage in-app voltando le spalle per un attimo alle shopping haul di Shein, Vestiaire Collective si batte per eliminare totalmente i brand di fast fashion dalle sue vetrine. Insomma, quella tra moda accessibile e moda sostenibile è una battaglia a spada tratta in cui il lusso, che si ritrova a dover stare dalla parte del vintage, rimane inevitabilmente indietro. Restando in attesa di vedere le sfilate di eBay e di Oxfam in collaborazione con Vinted alla London Fashion Week, non ci resta che applaudire gli sforzi da parte delle piattaforme del second hand per ristabilire l'ordine in una moda sempre più fast e inquinante.