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Cosa pensano gli italiani dell'ultra-fast fashion?

Un nuovo studio dimostra che il 19% del Paese non l'ha mai comprato

Cosa pensano gli italiani dell'ultra-fast fashion?  Un nuovo studio dimostra che il 19% del Paese non l'ha mai comprato

Analizzando le abitudini di oltre 3mila utenti, il motore di ricerca per l'abbigliamento e gli accessori Stileo ha realizzato un report per scoprire il giudizio degli italiani nei confronti della moda ultra-fast, ossia gli articoli che sono stati prodotti rapidamente e a basso costo per apparire convenienti alla maggioranza della popolazione. Il settore del fast fashion ha assistito a una grande crescita negli ultimi anni, influenzata sia dall'accessibilità dei capi che dalla velocità con cui le nuove tendenze vengono lanciate sul mercato. Pur ritrovandosi al centro di forti critiche, piattaforme come Shein e Temu sono esplose in popolarità in tutto il mondo ma, adesso, si ritrovano di fronte a una nuova ondata di polemiche nonché a nuovi regolamenti imposti dai governi per frenare la loro espansione, a protezione dell'ambiente e delle imprese locali. Secondo il report di Stileo, il 79% degli italiani è a conoscenza dei principali negozi online che vendono ultra-fast fashion, ma solo il 63% di questi ammette di avervi effettuato un acquisto. Ben il 19% dice di non aver mai fatto shopping sui siti di ultra-fast fashion e di non avere intenzione di farlo in futuro.  

@_chemitei Textile waste: any discarded or unwanted textile material or product that is no longer in use or usable for its original purpose. #nofastfashion #secondhandclothes #lovedclotheslast #slowfashion #planetvsplastics #textilewaste #sustainablefashion #zerowaste #reduce #underconsumption original sound - Paris Brett

Il report Stileo rivela anche che il 53% degli utenti disinteressati a comprare ultra-fast fashion ritiene che i prodotti da loro offerti siano di bassa qualità, mentre il 31% si dimostra preoccupato sia nei confronti dell'impatto ambientale delle aziende di fast fashion che delle condizioni di lavoro degli operai impiegati. La qualità che, dall'altro lato, è riuscita ad attirare l'attenzione dei più sembra essere la gamification dell'esperienza shopping, ossia il tipo di interazione che g li utenti affrontano durante l'acquisto sui siti o sulle app dei brand di ultra-fast fashion. Per il 44%, un'esperienza d'acquisto più coinvolgente aumenta l'attrattiva dell'acquisto, anche se il 36% si dice non particolarmente interessato. Il 54% dei partecipanti al sondaggio di Stileo si dice favorevole in merito alle leggi europee che imporrebbero dazi più pesanti alle importazioni di ultra-fast fashion per aiutare i produttori e le aziende locali; per gli oppositori, che in questo report rappresentano il 26%, accedere a una moda economica e variegata reta una priorità a cui non poter rinunciare. L'ultimo tema affrontato è la preoccupazione per la sicurezza informatica: se il 39% degli italiani si sente sicuro nell'utilizzo dei propri dati personali su questi siti, il 23% si ritrova più preoccupato rispetto al solito. L'ultra-fast fashion rappresenta una tendenza in crescita che divide l'opinione pubblica italiana: da un lato continua ad attrarre i consumatori grazie a velocità e convenienza ma dall'altro le preoccupazioni riguardo la qualità, l'etica e la sicurezza aumentano.