Sinéad O'Dwyer vince il Visionary Award di Zalando
Uno sguardo alla collezione SS25 del giovane stilista londinese
09 Agosto 2024
«Quando provi un vestito e non ti sta bene o non ti senti a tuo agio, non è colpa tua, ma del vestito che non è stato progettato per te e che non è mai stato pensato per te»: questo è il motto di Sinéad O'Dwyer, giovane stilista che ha appena debuttato alla Fashion Week di Copenaghen. E per celebrare questo ingresso nel mondo della moda, Zalando ha fatto le cose in grande, premiando la giovane designer con il Visionary Award e organizzando un evento in suo onore. Riscoperta della collezione SS25, discussioni sull'inclusione nella moda, ospiti di rilievo: questo era il programma della serata. Ripercorriamo la seconda cerimonia del Visionary Award, dai suoi ospiti e a ciò che è stato detto.
Mentre la giovane stilista londinese ha appena debuttato ufficialmente alla Fashion Week di Copenaghen con la sua collezione SS25, non è certo passata inosservata. Infatti, la giovane creatrice di Womenswear è stata notata non solo per il lavoro meticoloso delle sue creazioni che includono tecniche di bondage iconiche, tessuti in satin e maglia a coste, così come ornamenti in cristallo, ma anche per la sua forte personalità e il desiderio di utilizzare la sua arte per trasmettere un messaggio di inclusione. Valori che sono stati il tema principale della serata del Visionary Award, durante la quale la giovane stilista ha preso la parola, condividendo la sua ispirazione e il suo impegno verso la moda taglie forti, nonché le ragioni che stanno alla base del suo processo creativo. Al suo fianco, ospiti di rilievo hanno anche partecipato attivamente alla conversazione, come i membri della giuria, composta da Giuliano Calza, Direttore Creativo di GCDS, ed Edward Buchanan, Direttore Creativo di SANSOVINO6/Direttore della Moda a Milano per Perfect Magazine. Questi ultimi hanno colto l'occasione non solo per elencare le ragioni che li hanno portati a scegliere Sinéad come vincitrice per l'edizione di quest'anno, ma anche per affrontare il tema del futuro della moda e dell'allineamento dei valori del premio con la direzione che sta prendendo l'industria.
Sebbene l'argomento sia appassionante, il tema della serata era tuttavia l'inclusione, di cui hanno parlato anche Emma Matell, Direttrice del Casting per la sfilata, e l'artista e modella Jade O’Belle. Non solo hanno affrontato il tema della mancanza di inclusione nei casting, ma hanno soprattutto proposto soluzioni per rimediare, sottolineando la necessità per i brand di integrare l'inclusività sin dall'inizio del processo creativo e invitando i casting a procedere alla selezione dei modelli giorni, se non settimane, prima della sfilata. «Solo quando l'esclusività non sarà più la parola d'ordine che i brand cercheranno di incarnare, e l'inclusività sarà la narrazione da celebrare, potremo forse vedere un vero cambiamento» hanno concluso. Ultima ospite ma non meno importante: Hacinta Naidoo, Responsabile della Diversità e dell'Inclusione presso Zalando, ha chiuso l'evento parlando dell'impegno del retailer verso la diversità e l'inclusività in tutti i settori dell'azienda, e dell'evoluzione dell'industria della moda verso un futuro più inclusivo, citando anche la collezione di scarpe inclusive creata in collaborazione tra Zalando e diversi brand di designer, tra cui Giuliano Calza di GCDS.
Con la Fashion Week di settembre che si avvicina lentamente e il ritorno delle modelle taglia 0, questo tipo di promemoria, seppur un po' «hopecore», è comunque essenziale. Sebbene Maison e direttori creativi come Olivier Rousteing di Balmain o Jean-Paul Gaultier abbiano lottato e continuino a lottare per ottenere maggiore inclusività nella moda e nel lusso, la strada è ancora lunga e irta di ostacoli. Questa conversazione circondata da esperti in materia di inclusione è stata quindi un utile promemoria per non dimenticare che la battaglia è ancora lunga, ma rimane comunque un bel messaggio di speranza che dimostra che è stato già fatto un grande progresso. Resta da vedere cosa ci riserverà il futuro dell'industria della moda in termini di apertura e sviluppo, ma siamo già pronti per la prossima collezione di Sinéad O'Dwyer che, ne siamo sicuri, non ci deluderà.