I ricavi di Miu Miu continuano a crescere
Nella tempesta della crisi del lusso, il brand naviga a gonfie vele
31 Luglio 2024
Mentre la domanda per i beni di lusso cade a picco, con gruppi come LVMH e Kering che continuano a registrare cali di fatturato, in Italia Gruppo Prada se la passa benissimo. Ieri l'azienda ha condiviso i risultati del primo semestre del brand Miu Miu, che ha registrato quasi un totale raddoppio delle vendite. Con un aumento di uno sbalorditivo 93% rispetto ai primi sei mesi del 2023, il marchio si afferma nuovamente come uno dei nomi di punta nel panorama della moda di lusso. Intanto, le vendite al dettaglio di Prada sono aumentate del 6%, riportando un leggero rallentamento rispetto all'inizio dell'anno. Con questi risultati Gruppo Prada può dirsi al sicuro dalla crisi del lusso: l'azienda ha riportato un aumento dei ricavi netti del 17% a 2,55 miliardi di euro.
Individuare ciò che rende Miu Miu un brand forte è semplice. Come affermato precedentemente in un articolo riguardo l'importanza della "brand stability", una qualità che sta aiutando maison come Hermès e Zegna, ci sono due valori a cui un marchio di moda non deve mai rinunciare, se vuole continuare a tenersi stretti i propri clienti: la qualità e la stabilità (mediatica, artistica, direttiva). In Miu Miu i due fattori sono ben affermati, vanno a comporre fondamenta ben salde per il marchio, lasciando la possibilità al lato creativo di sbizzarrirsi, senza allontanarsi troppo dalle sue radici. Scegliendo volti popolari e giovani come Emma Corrin, Troye Sivan, Gigi Hadid e Sydney Sweeney, ma anche talenti se si può dire "più intellettuali", come Mia Goth, Kristin Scott-Thomas, Angela Molina e Ethel Cain, Miu Miu percorre una strada poco frequentata che esaudisce i desideri della Gen Z e degli amanti della letteratura, dell'arte, del cinema, e quindi anche di una moda cerebrale. Lo stesso si potrebbe dire di Loewe, che assieme a Miu Miu vince continuamente il titolo di brand più hot del momento secondo la classifica di Lyst.
Gigi Hadid attends the "Deadpool & Wolverine" New York Premiere. pic.twitter.com/RFIqfG1RCC
— 21 (@21metgala) July 23, 2024
Forse la vera forza di Miu Miu è che al brand non servono grandi rivoluzioni per rimanere rilevante. Fin dalle prime collezioni del marchio, negli anni '90, la seconda firma di Prada si è sempre distinta per la sua attenzione alle nuove generazioni, ma soprattutto ai loro interessi. Non si limita a ri-produrre trend e immagini seguendo ciò che già attira like e condivisioni, ma cerca di trovare nuove traitettorie, con volti conosciuti ma direzioni artistiche inaspettate, con artisti affermati ma anche emergenti. Se già durante i suoi primi anni di vita le campagne Miu Miu portavano la firma di creativi brillanti (e attuali, che è la cosa più importante) come Eli Wakamatsu, Nancy Rohde, David James e Horst Diekgerdes, oggi fa lo stesso con Miranda July, la stylist Lotta Volkova, Sam Levy, Isabel Sandoval e Meriem Bennani: ed è proprio in questo continuo rinnovamento che giace la sua "brand stability". Perché anche se i prodotti sono in grado di vendersi da soli, è la magia narrativa che ci costruisci attorno a fare la differenza.