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I miliardari Murdoch sono in guerra tra loro

Secondo voi la situazione è più simile a “Succession” o a “House of the Dragon”?

I miliardari Murdoch sono in guerra tra loro Secondo voi la situazione è più simile a “Succession” o a “House of the Dragon”?

La realtà supera spesso la finzione. E le lotte intestine per il potere del clan dei Murdoch, capitanato dal magnate 93enne Rupert Murdoch, superano in furia tanto la trama di Succession (la cui storia si basava proprio sulla famiglia Murdoch) che quella di House of the Dragon, altra storia sulla transizione del potere che anima i nostri schermi in queste settimane. Come spiega il New York Times, infatti, Rupert Murdoch è attualmente coinvolto in una battaglia legale segreta contro tre dei suoi figli sul futuro del vasto impero mediatico di famiglia, che include Fox Corporation, strumento del potere politico di famiglia; ma anche importanti giornali come il The Times, il WSJ, la casa editrice Harper Collins, significative quote di Sky e anche l'app Tubi e TMZ – solo per citare gli asset più importanti. Il conflitto deriva dai tentativi di Murdoch di garantire l'orientamento politico conservatore del suo impero dopo la sua morte, una mossa rivelata in un documento del tribunale sigillato ottenuto proprio dal New York Times. La saga è iniziata alla fine dello scorso anno, quando Murdoch  ha preso la decisione inaspettata di modificare i termini del trust irrevocabile della famiglia. Il suo obiettivo era assicurarsi che il figlio maggiore e successore designato, Lachlan Murdoch, mantenesse il controllo incontrastato dell’impero mediatico di famiglia, e specialmente dei potenti canali di influenza politica rappresentati da Fox News e The Wall Street Journal. 

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Il trust, che ironicamente si chiama “Progetto Armonia”, concede il controllo dell'azienda ai quattro figli maggiori di Murdoch nel caso di una scomparsa ma il capofamiglia vuole convincere il tribunale che solo ponendo Lachlan al comando esclusivo si può preservare la direzione editoriale conservatrice dell'azienda e, di conseguenza, il suo valore commerciale per tutti i suoi eredi. Ricordiamo, infatti, che il vero potere di Murdoch viene proprio da lì, dalla sua capacità di piegare e influenzare l’opinione pubblica, e dai suoi ormai strettissimi legami con il partito conservatore americano. Per intenderci: Trump considera Fox News l’unico canale di notizie valido per tenere i suoi dibattiti e comunicare la propria campagna. I restanti figli dell’imprenditore, James, Elisabeth e Prudence Murdoch, improvvisamente tagliati fuori, si sono alleati per impedire che il trust venga effettivamente cambiati. E dato che i panni sporchi si lavano in famiglia, la controversia legale si è svolta fuori dai riflettori fino ad ora. In una recente sentenza, il commissario testamentario del Nevada ha dichiarato che Rupert Murdoch potrebbe modificare il trust se riuscisse a dimostrare che le sue azioni sono in buona fede e intese esclusivamente per il beneficio dei suoi eredi. Per questo dovrebbe essere stato fissato un processo a settembre che valuterà le intenzioni del capofamiglia. Il pomo della discordia è rappresentato chiaramente dalle diverse opinioni politiche della famiglia. Da un lato, Rupert e Lachlan Murdoch allineati a destra e fedeli a Donald Trump; dall’altro i più moderati James, Elisabeth e Prudence che, presumiamo, siano orientati a ripulire la reputazione di Fox dalle storiche accuse di influenzare e plagiare il pubblico attraverso news sensazionalistiche.

Ma proprio perché la posta in gioco è il trono dell’impero Murdoch, la disputa non riguarda solo il potere aziendale, ma coinvolge il mondo politico e soprattutto le dinamiche personali della famiglia – ad esempio, i tre figli “ribelli” non erano presenti al recente matrimonio del padre. In sostanza, Murdoch ha stabilito che il figlio Lachlan sarà il suo successore solo dopo (e qui stiamo semplificando) aver “promesso” che il potere sarebbe stato ripartito in parti uguali tra i quattro figli. Il problema è che se Lachlan dovesse effettivamente ascendere alla posizione più alta, gli altri fratelli potrebbero minarne l’autorità, un classico caso di “united we stand, divided we fall”. Questa controversia legale, comunque, è solo il più recente capitolo di un autentico album di famiglia fatto di litigi e conflitti continui: dal 2019 in avanti, James ha pubblicamente opposto la direzione di Fox News, in particolare la sua gestione delle questioni politiche e del cambiamento climatico; James ed Elisabeth hanno in passato lottato per posizioni di leadership all'interno dell'azienda, spesso scontrandosi con il padre e tra loro; James, che ha co-gestito l'azienda con Lachlan fino al 2019, l’ha poi lasciata per gestire il suo fondo di investimento mentre Elisabeth si concentrava sul suo studio cinematografico ma mantenendo relazioni diplomatiche con tutti i membri della famiglia. Prudence, la più anziana e la meno coinvolta nell’impero Murdoch, conduce una vita più riservata ma sembra essere scesa in campo questa volta. A dicembre, dopo aver depositato la petizione per modificare il trust, il patriarca Murdoch ha tentato di ottenere il supporto di Elisabeth e Prudence a Londra, ma l'incontro si è trasformato in scontro. Pochi giorni dopo infatti, i rappresentanti di Murdoch hanno avanzato la mozione in una riunione straordinaria del trust a Reno, Nevada. I rappresentanti dei tre fratelli hanno cercato di bloccare le modifiche ma senza successo.

Il problema è che il trust era nato precisamente per equilibrare il potere e nonostante la sua natura irrevocabile, esiste in effetti una disposizione che consente modifiche se vengono fatte per il beneficio collettivo degli eredi. La natura “irrevocabile” del trust è l’oggetto di contesa legale perché, per razionale che sia, il capofamiglia si sta rimangiando la parola data - il suo ragionamento però ha senso dato che, perdendo la propria influenza politica, l'intero impero perderebbe valore. In questo senso, in tribunale, la famiglia sta mettendo in scena una lotta quasi allegorica tra la logica del profitto e quella della cultura. Il team legale di Murdoch sostiene che consolidare il potere nelle mani di Lachlan impedirà interruzioni e conflitti interni e, garantendo l'orientamento politico di Fox News, garantirà anche il valore del più importante asset di famiglia. Per i figli però, l’esautoramento non solo è una rottura di fatto del patto originario, ma è anche una decisione presa in malafede per privarli dei propri diritti. Per sottolineare quanto nella famiglia Murdoch ci si muova a corsie preferenziali, il trust di famiglia include tutti e sei i figli del magnate ma solo quattro di loro hanno potere di voto: in pratica, oltre ai tre “esclusi” che protestano ce ne sono altri due che non possono nemmeno dire la loro ma possiedono una quota uguale. Il controllo e il potere di veto riposano comunque ancora nelle mani del patriarca, con i suoi diritti di voto che (secondo le disposizioni in atto) saranno distribuiti equamente tra i quattro figli aventi diritto di voto. Anche questa distribuzione potrebbe però cambiare se la mozione fosse accolta, dando a Lachlan un peso molto maggiore nelle votazioni e, in sostanza, il controllo finale su tutto. La questione è importante dato che Fox News è un po’ la voce pubblica di tutti i complottisti, no-vax, negazionisti del clima che hanno cambiato l’aspetto dei repubblicani durante l’era del trumpismo.