Vedi tutti

Tom Ford dice addio a un altro direttore creativo

A un anno dal debutto, Peter Hawkings va via

Tom Ford dice addio a un altro direttore creativo A un anno dal debutto, Peter Hawkings va via

Peter Hawkings, che ha debuttato come direttore creativo per Tom Ford lo scorso settembre, ha annunciato il proprio addio al brand. La sua partenza segna un cambiamento significativo per il brand, essendo Hawkings la principale figura di continuità rispetto al passato. Sia Guillaume Jesel, presidente e CEO di Tom Ford e Luxury Business Development che Lelio Gavazza, CEO di Tom Ford Fashion, hanno espresso riconoscenza al designer (non è chiarissimo chi abbia preso la decisione, se il designer o l’amministrazione) e parlano di un indefinito futuro. Hawkings ha iniziato la sua carriera con Ford nel 1998 come assistente designer per l'abbigliamento maschile da Gucci, diventando poi senior men’s designer. Nel 2006, Hawkings ha seguito Ford nel lancio del suo brand, supervisionando la progettazione e la produzione di abbigliamento maschile, espandendosi successivamente agli accessori come occhiali, borse, scarpe e gioielli. La sua ascesa lo ha portato a diventare vicepresidente senior dell'abbigliamento maschile di Tom Ford. Da quando è rimasto da solo nel brand, però, le collezioni di Hawkings, allineate con l'estetica del marchio, hanno ricevuto recensioni miste ma hanno dimostrato la sua profonda comprensione della visione di Ford.

L’uscita di Hawkings sembra insomma rappresentare la fine o l’inizio di una fase transizionale dopo la quale l’identità del brand sarà ridefinita. Già ai tempi dell’acquisizione da parte del Gruppo Zegna il presidente e CEO, Gildo Zegna ha dichiarato l’obiettivo di elevare Tom Ford tra i primi 10 marchi di moda di lusso a livello globale (il business di beuty e profumi è separato) attraverso la nomina a CEO del brand di Lelio Gavazza, un veterano di LVMH. È stato anche detto che nel prossimo futuro verrà nominato un direttore creativo, quindi sarebbe da escludere l’opzione, citata da alcuni, che il brand potesse andare avanti in autopilota con collezioni disegnate collettivamente dal team. Di certo i fondi per un rinnovamento del brand non mancano: il gruppo Ermenegildo Zegna, che comprende anche i marchi Zegna e Thom Browne, ha riportato un notevole miglioramento delle performance finanziarie lo scorso anno. L'utile netto è più che raddoppiato a 135,7 milioni di euro, rispetto ai 65,3 milioni di euro del 2022, con ricavi in aumento del 27,6%. Il segmento Tom Ford Fashion ha generato ricavi per 235,5 milioni di euro, con perdite operative trascurabili e per lo più legate all'allocazione del prezzo d'acquisto.