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Il gender gap al femminile è arrivato al cinema

Le nuove love story hanno al centro donne più grandi dei loro partner

Il gender gap al femminile è arrivato al cinema Le nuove love story hanno al centro donne più grandi dei loro partner

Per troppo tempo il cinema e la tv hanno perseverato nella convinzione che fosse necessario che i propri protagonisti, sempre rigorosamente uomini, avessero bisogno di un interesse amoroso che avesse almeno dieci, quindici o anche vent’anni di meno rispetto all’eroe senza che la trama lo richiedesse. I personaggi potevano far parte di qualsiasi racconto: drammatico, horror, comico, esplicitamente romantico. Mai una volta che un bel cinquantenne potesse innamorarsi di una bella cinquantenne. O almeno non sempre. Anche quando l’età del protagonista è relativamente bassa, la storia non cambia. Basti pensare che per The Wolf of Wall Street Leonardo DiCaprio aka Jordan Belfort al tempo aveva trentotto anni, mentre la sua co-star Margot Robbie colpì proprio per la sua giovanissima età, ventitré anni - e tutti noi ringraziamo l’opera di Martin Scorsese che altrimenti non avrebbe portato alla ribalta l’attrice australiana, ma consideriamo anche che nella vita vera l’imprenditore e sua moglie, ribattezzata nel film Naomi Lapaglia, si passavano solo cinque anni, non sedici.  A ogni modo, che Hollywood non sia mai stata indulgente con le donne sopra i quarant’anni, è verità ormai nota e staccarsi dalla consuetudine per cui è inevitabile che il protagonista si innamorari di un volto e un corpo più giovane è una croce che forse continueremo a portarci dietro per molto tempo ancora. Una sorta di regola non scritta e non detta, ma che fin dalle coppie iconiche come Fred Astaire e Ginger Rogers (dodici anni di differenza) continuerà ad aleggiare per gli studios cinematografici. Il 2024, in questo, ha voluto fare un balzo in avanti, e in meno di un paio di mesi l’uno dall’altro ha rilasciato prima su Prime Video poi su Netflix due pellicole che mettono in luce il gender gap “al contrario”

Madre di una figlia adolescente che accompagna insieme ai suoi amici al Coachella, The Idea of You fa entrare per sbaglio la protagonista Solène, interpretata da Anne Hathaway, nella roulotte della popstar Hayes Campbell, il giovane Nicholas Galitzine, scambiando la casa mobile per il bagno. I due si passano quindici anni - mentre nella vita vera dodici. Tra Solène e Hayes inizia una storia d’amore, basata sull’adattamento del libro omonimo di Robinne Lee (che non si ispira, come erroneamente si è detto, a una fan fiction su Harry Styles) e la differenza d’età diventa il centro nevralgico del racconto. Pur cercando di svincolarsi da qualsiasi pregiudizio, per la protagonista è difficile reggere il peso non solo delle occhiate altrui, ma dell’attenzione mediatica che il suo fidanzato famoso in tutto il mondo si porta dietro. La notorietà è un amplificatore di un’ipocrisia che spesso abbiamo visto riportata su tabloid e quotidiani, dove è inconcepibile che un uomo giovane possa provare dei sentimenti e un’attrazione genuina per una donna più grande. È ciò che accade nello star system. Negli anni nessuno sembra esser rimasto turbato da coppie come Harrison Ford e Calista Flockhart, Warren Beatty e Annette Bening o Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas, eppure al tempo si passavano (e si passano tutt’ora) rispettivamente ventuno, ventidue e venticinque anni. 

Quando è stato l’inverso, apriti cielo. È vero che Aaron Taylor-Johnson e Sam Taylor-Johnson hanno annunciato il loro fidanzamento quando l’attore aveva appena diciannove anni e la regista conosciuta sul set di Nowhere Boy (2009) quarantadue, ma a distanza di quindici anni i due stanno ancora insieme, hanno avuto due figli e sono convolati a nozze. Come è avvenuto più o meno a metà anni Novanta quando sembrava incredibile che un ruspante e ventottenne Hugh Jackman volesse stare con la collega e produttrice Deborra-Lee Furness, quarantuno anni. Ventisette lustri d’amore, prima del divorzio nel 2023. E sfidiamo chiunque a dire che la notizia non è stata un colpo al cuore.  Sta di fatto che la differenza di età tra uomini e donne nelle relazioni romantiche è come fosse territorio puramente maschile, come se possedere il cromosoma Y legittimasse automaticamente a poter avere un partner appartenete a un’altra generazione, mentre se lo facesse un corrispettivo femminile dovrebbe trovare la maniera di giustificarsi. È su questo assunto che si costruisce The Idea of You. Benché ci sia un rapporto autentico e un trasporto erotico e sentimentale ricambiato, l’opera deve continuamente avallare un legame che avrebbe dato fastidio sia se Haynes fosse stato famoso, sia fosse stato un ragazzo qualunque. È fuori dalla norma vedere una donna che va dietro a un uomo più giovane senza che quest’ultimo venga definitivo un “toy boy”, come se una simile unione dovesse avere come principio solamente la dimensione inusuale e perversa del divertimento, del gioco, del fetish, della simulazione, invece che comprendere le emozioni delle persone.

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Un’idea, appunto, che è comunque il perno di un film dove sia Hathaway che Galitzine sono belli come il sole e che intrattiene esattamente come un prodotto romantico-commerciale dovrebbe fare. E che viene sviluppata con acutezza pur rimanendo nell’ambito delle pellicole per il largo pubblico, le stesse che a un certo punto vogliono sì far riflettere, ma anche lasciarsi catturare dal turbinio esaltante e travolgente di un rapporto amoroso di fantasia. Un passo in avanti in questo senso, seppur prendendo sempre una commedia che però è interessante perché non problematizza l’età dei personaggi, è A Family Affair: storia di un’assistente di una star del cinema, interpretata da Joey King, la cui madre impersonata da Nicole Kidman inizia ad avere una relazione con il suo capo Zac Efron. I due si erano già incontrati nel corso delle loro carriere: era il 2012, il film The Paperboy e tra i loro personaggi c’era un certo feeling. Stavolta l’atmosfera non è più drammatica, l’aria è più leggera e i vent’anni che gli interpreti si passano nella vita vera diventano sedici all’interno della pellicola. E non ne parlano nemmeno. 

Se un altro aspetto delle storie d’amore tra una donna più grande ed un uomo più giovane è sempre il dover analizzare e mettere sotto la lente d’ingrandimento una tale differenza, che sia in chiave ironica come nel Prime di Ben Younger dove Uma Thurman si innamorava del figlio della sua terapeuta Meryl Streep, o più sottile e a volte intricata ai limiti del patologico come nel Two Mothers in cui Naomi Watts e Robin Wright si infatuavano l’una del figlio dell’altra, in A Family Affair il gender gap viene fatto notare per essere poi prontamente accantonato. Per la protagonista Zara/Joey King il problema non è affatto che la genitrice passi del tempo con una celebrità con poco meno della metà dei suoi anni, ma che quest’ultimo sia un egocentrico egoista che manipola e mente alle donne. Il solito playboy che prima ti vuole e poi ti scarica regalandoti un paio di orecchini di diamanti. Nel suo essere una commediola innocua e a tratti divertente, il film di Richard LaGravenese è rivoluzionario; e la questione età-Kidman verrà sicuramente ritirata fuori quando uscirà Babygirl, thriller erotico in cui interpreta una CEO che inizia una relazione con uno stagista molto più giovane, ovvero Harris Dickinson. 

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Forse solo un’altra pellicola si era potuta permettere un’altrettanta libertà da dicerie e preconcetti: Ricatto d’amore del 2009, con protagonisti Sandra Bullock, all’epoca quarantacinquenne, e Ryan Reynolds, trentatreenne. Una caporedattrice esecutiva che obbliga il suo assistente a sposarla per avere la green card promettendogli in cambio un futuro nell’editoria. Dalla truffa si passa all’innamoramento, senza nessun accenno, se non una o due battute che scivolano via come l’olio, al fatto che tra i due li dividano dodici anni d’età. Una delle migliori rom-com dagli anni duemila in poi, che conferma l’egemonia divistica di Bullock - altro motivo per cui è indifferente se la protagonista è più grande del suo collega, infatti nel 2022 esce The Lost City in cui la sua controparte amorosa è Channing Tatum, quindici anni più giovane - e lancia in orbita l’ormai iperbolico Reynolds. Sposato, dal 2012, con Blake Lively. Conosciuta sul set di Lanterna verde, quattro figli avuti insieme e undici anni di differenza d’età.