I ridenti anni ’50 della SS25 di Amiri
Una sinfonia di jazz, estetica hollywoodiana e coolness californiana
21 Giugno 2024
La collezione SS25 di Amiri, firmata dal founder e direttore creativo Mike Amiri e andata in scena ieri a Parigi, ci ha portato indietro nel tempo: agli anni ’50, allo zenit dell’età dell’oro di Hollywood, all’ombra dei palmizi di Beverly Hills, mentre nell’aria si spandono note di jazz. La collezione ha unito una sartoria spavalda che ricordava i costumi di Marlon Brando in Bulli e Pupe con un'irriverente, contemporanea freschezza. Uno dei temi portanti dello show in effetti è stata quella di tradurre in abiti l'essenza del Modern Jazz, sia come genere musicale che come atteggiamento. La collezione ha segnato un'evoluzione nella narrazione di Amiri, proseguendo il filone hollywoodiano della sua produzione. Il guardaroba di questa stagione tra incrostazioni di cristalli e ricami brillanti sembrava uscito da un musical in Technicolor, con una sensibilità d’epoca ma tagli moderne. Traendo ispirazione dalle icone del Jazz e delle Big Band anni ‘50, i pezzi della SS25 di Amiri passano dal palco alla strada, trasformando i fondamentali del vestire in una nuova forma di couture maschile. Questa fusione di stili parla ai personaggi di Hollywood immaginati da Mike Amiri, dove la sartoria è sia allungata che languida: comfort californiano infuso di glamour hollywoodiano.
La sartoria della collezione è caratterizzata da una facilità rilassata, materiali e colori insieme freschi e opulenti, interrotti ogni tanto da lampi di lustrini. La giacca che, in diverse versioni, ha dominato la collezione è doppiopetto con un rever a lancia generosamente proporzionato, semi-foderata per ammorbidire la silhouette mantenendo comunque il suo aplomb. I pantaloni presentano un lieve svasamento, una forma che oscilla tra skate e sartoria che abbiamo visto diventare lentamente il nuovo standard della sartoria maschile, che aggiunge carattere e tridimensionalità al look. La sensazione è che Mike Amiri stesse immaginando ritrovamenti vintage per l'era moderna: le camicie ricamate con cristalli floreali, i denim chiari intrecciati con una trama di giallo sole sono impreziositi da stelle. La palette di colori include pastelli sbiaditi del sud della California, come rosa, teal tenue e neutri sbiaditi, che accennano alla nostalgia pur rimanendo freschi e contemporanei. Ma anche camicie e sciarpe sono ricamate a mano con righe di cristallo, croci in perline adornano alcune giacche, e altre perline dégradé attraversano la sartoria, imitando l'effetto dell'illuminazione cinematografica: il famoso Hollywood Glow, che non è il famoso make-up ma una tecnica di illuminazione che faceva apparire gli attori dei vecchi film circondati da un alone di luce diffuso. Sempre al fasto dei divi del cinema si rifanno i mocassini da giorno e da sera con dettagli dorati mentre la borsa Drum con tracolla dorata riproduce le fattezze dello strumento di cui porta il nome.
Una parte fondamentale dello show (ma anche per il brand in generale) è la musica. Per la SS25, proprio la musica è stata centrale durante lo show tenutosi al Jardin des Plantes. Non solo per i diversi pezzi a tema musicale apparsi in passerella – il più notevole dei quali era la maglietta “Jazz Club” ma anche perché la passerella, rivestita nel monogramma MA Quad, aveva al centro un palco da cui si è esibito dal vivo del produttore, compositore e batterista Yussef Dayes. Ampiamente riconosciuto come uno dei performer dal vivo più elettrizzanti della sua generazione, Dayes ha portato un'energia unica alla sfilata mostrando nella pratica come la musica fosse il fil rouge della collezione intera risvegliando memorie del mondo modern jazz e del glamour hollywoodiano. Proprio questa performance ha fatto dello show una magistrale fusione di musica, moda e nostalgia culturale, dando uan testimonianza dell’estetica dandy di Mike Amiri, in cui ogni pezzo racconta una storia e ogni dettaglio è meticolosamente realizzato per riflettere il DNA unico di un brand divenuto nel tempo un fenomeno contemporaneo.