5 show che vi siete persi alla LFW Men’s SS25
Una settimana commovente
10 Giugno 2024
Quella di Londra è stata una delle Fashion Week più emotive degli ultimi anni. Sono stati festeggiati compleanni e grandi traguardi, parenti scomparsi e l'identità personale. Nel mese del Pride, Londra ha avviato un Fashion Month che si prevede in grado di accedere al lato più emotivo e privato di ognuno dei creativi inclusi, un'occasione unica, per gli insider che attendono gli show, di scoprire il lato più tenero dei designer e di commuoversi assieme a loro. Abbiamo raccolto i 5 migliori show della London Fashion Week Men's SS25. Ecco quali sono stati secondo la redazione di nss.
1. Charles Jeffrey LOVERBOY
Il giovane Charles Jeffrey ha scelto la vibrante Somerset House per il suo show, un palco a cielo aperto. Quest’anno segna il decimo anniversario del suo brand, motivo in più per cui la presentazione di questa settimana è stata più una festa che uno show da fashion week. Come ci ha raccontato il designer, la SS25 è stata pensata come capsule da 24 ore, da indossare dal momento del risveglio a quello del sonno, con il trucco ancora in viso. C’erano gli stivali-banana, già ultra-virali negli ultimi mesi, i boxer lunghi da uomo abbinati ai gilet a losanghe, riferimenti alla rivoluzione industriale inglese, alla divisa scolastica di anni fa e a quella da ufficio - tutte sproporzionate, dalle giacche in Prince of Wales ai grembiuli azzurri. C’era una sposa e un rinoceronte di peluche da portare come armatura, borse all’uncinetto a forma di frutta e stampe all-over di una statua in marmo con foglie di fico a coprire le parti intime. L’ironia imprevedibile e “innocente” di Charles Jeffrey LOVERBOY, alla decima potenza.
2. Qasimi
Lo show alla SS25 di Qasimi è stato il primo realizzato da Hoor Al Qasimi, il nuovo direttore artistico del brand che ha ricoperto il ruolo nel 2019, quando è mancato il fratello e fondatore del marchio. La collezione presta particolare attenzione alla qualità dei materiali, celebrata attraverso colori naturali accesi, ma include una collaborazione artistica speciale. Assieme al newyorchese Kambui Olujumi, sono stati riportati i dipinti When Monuments Fall su alcuni look, a infondere di maggior peso artistico - e politico - gli abiti. Silhouette vaporose e nei colori della terra hanno reso omaggio alle radici arabe del fondatore di Qasimi, intanto che la seta e le trasparenze, così come le camicie strutturate, hanno avviato un interessante studio del guardaroba maschile contemporaneo.
3. HARRI
Lo show di HARRI alla London Fashion Week è andato in scena alla Royal Academy of Arts, e ha presentato un esercizio di bellezza extra-ordinaria. In una stanza immersa da luci buie blu, il fondatore del brand Harikrishnan Keezhathil Surendran Pillai ha raccontato come è stato realizzato l’enorme abito bianco a cui il pubblico si ritrovava di fronte, una distesa color panna che ha richiesto cinque settimane, indossata per l’evento dall'artista che ha vinto l'Eurovision 2024, Nemo. Sulle note di The Code, un brano che racconta la storia di una persona che deve fare i conti con la sua identità di genere, Nemo ha infuso di pathos l’abito gigante in una performance che ha unito arte e moda commovendo tutti i presenti.
4. Craig Green
Per presentare la nuova collezione, Craig Green ha invitato il pubblico nel suo studio personale, a Silvertown. Lontano dal caos londinese, lo spazio industriale ha ospitato uno show carico di nostalgia e di rimandi al passato. La SS25 è stata dedicata al padre, ha raccontato Green alla stampa dopo lo show, che è mancato alla fine del 2023. A simboleggiare la relazione intricata che spesso si instaura tra padre e figlio, i look hanno abbinato abbigliamento giovanile inglese a elementi stilistici tradizionali, come sneaker e polo Fred Perry a gilet e maglieria intricata. In una collezione carica di emotività, dalla scelta di raccontare la perdita di una persona cara a quella di accogliere gli invitati nel proprio studio, Green ha lasciato spazio anche all'innovazione, su pannelli in pelle sovrapposti su gilet e abiti, poncho e tuniche.
5. Denzilpatrick
Il brand di Daniel Gayle ha solo tre anni, ma si ritrova già a capitanare il calendario della London Fashion Week tra i nomi più attesi dell’evento. Questa settimana, Denzilpatrick ha sfilato alla Swiss Church, in pieno centro, presentando in un contesto religioso una collezione degna di una band elegantissima. Brandendo trombe e custodie di strumenti musicali, i modelli indossavano uniformi monocramatiche e utilitarie nei toni del blu petrolio e del verde acqua, tute floreali e abiti a righe avvolgenti. Per celebrare un «summer state of mind» londinese, scrive il brand, sono state prodotte giacche e bomber in turchese trasparente, completi in maglia rosa smanicati e shorts cortissimi, da indossare «dalla sala prove a bordo piscina». Un inno al senso di libertà che si prova una volta che arrivano i primi caldi, che ci lasciano il tempo di goderci le giornate con più calma, la SS25 di Denzilpatrick è servita da augurio a tutta Londra: «marciamo verso un’estate di lavoro e di gioco, con forza gentile e un po' di eroismo».