Mantenere il mistero con Acne Studios
Jonny Johansson spiega la nuova fragranza del brand con Frédéric Malle
19 Aprile 2024
Guardando la boccetta che contiene la nuova fragranza frutto della collaborazione di Acne Studios per Frédéric Malle, nessuno si aspetterebbe che quell’involucro dalle declinazioni pastello sia in realtà nato casualmente, da una lettera scritta a mano e in bella calligrafia. Era un invito offerto da Malle in persona a Jonny Johansson per un incontro al Cafè De Flore a Parigi. «Non una cosa programmata» racconta il direttore creativo di Acne, abbandonato su una poltrona di un hotel milanese dopo un volo preso «troppo presto», proprio per il lancio della nuova fragranza - «non mi piace volare ed è un po’ un grande evento quando lo faccio» - confesserà poco dopo stringendosi nelle spalle. La casualità, in effetti, è un tema ricorrente nelle interviste di Jonny, che sugli incontri fortuiti e inaspettati ha fondato un passato di collaborazioni di successo, dall’editoria al product design, approdando infine anche ai profumi. «Ho sempre ammirato il lavoro di Malle e ho sempre stimato il suo naso, sono da anni cliente del brand. Apprezzo il suo approccio concettuale, perché in tutto quello che faccio io stesso soggiace sempre un’idea, un disegno o se vogliamo un metodo, indipendentemente dal tipo di output che ne viene fuori», rivela Johansson.
Editions de Parfums di Frédéric Malle nasce da un ideale ben specifico: riportare la profumeria allo splendore di un tempo, guidando i più grandi profumieri del mondo all'apice della loro arte e concedendo loro materie prime eccezionali. Nessun limite di tempo, nessuna imposizione di marketing: similmente, Acne Studios ha incarnato sin dalla sua fondazione nel 1996, la cura nel design senza compromessi, lasciando che le ispirazioni personali e l’interesse per le arti di Johansson si unissero con un’attenzione alla funzionalità prettamente svedese. «Un’idea, un disegno o se vogliamo un metodo» rendono l’operato del direttore creativo sperimentale e mutevole ma sempre distintamente riconoscibile. Quando gli chiedo come sia possibile che nell’immaginario collettivo gli scatti glitchati della campagna di Yves Tumor e le felpe con il logo logom - l’emoji dall’espressione apatica a simboleggiare con ironia l’umore svedese - risalgano ad un’unica matrice creativa, il tono si fa più serio, sfocia in una lezione, o forse una rivelazione, non solo sul concetto di creatività, ma sulla necessità di preservarla: «Non bisogna sempre spiegare tutto. Se metti troppi pezzi di Lego o di puzzle, vedi l'intera immagine e diventa noioso dopo un po'. Non mi piace pensare troppo alle cose, perché è meglio non sapere. È come con tutta la moda che c'è là fuori: ci sono cose davvero, davvero fantastiche ma se cominciassi a guardare tutto con attenzione, se andassi a cena ogni sera con quelli del settore, ti perderesti completamente, dubiteresti di te stesso. Ognuno deve creare la propria bolla personale, mantenere il mistero.»
Frédéric Malle e l'olfatto di Suzy Le Helley hanno voluto catturare lo spirito di Acne Studios e rivelarne, per la prima volta, lo specchio olfattivo, una fragranza magnetica ma confortante. Niente di troppo concettuale, proprio come Jonny che non ama mai prendersi troppo sul serio. C’è un certo classicismo, ma con un retrogusto kitsch che gli rimbalza contro, come l’ammorbidente della mamma e tutta la nostalgia istintiva che evoca, un ensemble avvolgente di fresche aldeidi, fiori, pesca e vaniglia: «È molto diretto. Senti la morbidezza, ma c'è un tocco di novità, una sorta di vibrazione. Un effetto che Frédéric riproduce spesso: gli piacciono le cose nuove e all'avanguardia, ma allo stesso tempo ha sempre un piede nel classico.»
Con un passato da musicista e un’infanzia tra la madre artista e il padre militare, Jonny è cresciuto sognando di fare successo con la sua band. È finito nella mondo della moda, proprio come è approdato ai profumi, senza farsi troppe domande, concentrandosi sul momento presente e lasciandosi travolgere da quel “desiderio di esplorazione” che ancora oggi caratterizza ogni suo design. Ha scoperto di amare la moda solo dopo diversi anni, perché, proprio come per i suoi capi, ha «bisogno che passi qualche anno per guardare le cose con distacco, per capire se mi piacciono davvero. Alcune nostre creazioni sono belle, altre no, ma anche quelle mal riuscite ci aiutano a compiere il prossimo passo verso qualcosa di interessante. Nulla è definitivo, perciò cerco di non giudicare. Poi a volte, dopo tempo, guardo indietro e mi dico: siamo stati bravi.» La nuova fragranza di Acne Studios x Frédéric Malle è un nuovo capitolo del viaggio, uno strumento prezioso per penetrare, almeno in chiave olfattiva, quella coltra di mistero che Jonny tiene stretta come un prezioso manto. Ma una sensazione risalta nitida a intervista conclusa: anche se riuscissimo a svelare il mistero, ce ne sarebbe già in serbo un altro.