Moncler trasforma la Stazione Centrale di Milano in una galleria d'arte
Una location tanto particolare quanto strategica
08 Aprile 2024
Fin dalla sua nascita tra le montagne di Monestier-de-Clermont, Moncler ha incoraggiato audaci esploratori a raggiungere le vette più alte e a realizzare i propri sogni. Ancora oggi, il sogno rimane la forza trainante della creatività del brand, lungo un viaggio che si spinge continuamente oltre ogni convenzione. «I sogni hanno accompagnato me e Moncler fin dal primo giorno: non abbiamo mai smesso di sognare, di essere fonte di ispirazione e al tempo stesso di lasciarci ispirare dagli altri». Remo Ruffini, Presidente e CEO di Moncler. Con questo spirito, Moncler presenta An Invitation To Dream, un progetto curato da Jefferson Hack, filmato e fotografato da Jack Davison, dove alcune personalità straordinarie che ispirano la cultura contemporanea ci incoraggiano a sognare come loro. Tra i protagonisti della mostra troviamo Daniel Arsham, il dottor Deepak Chopra, Isamaya Ffrench, Laila Gohar, Jeremy O. Harris, Francesca Hayward, Julianknxx, Ruth Rogers, Remo Ruffini, Rina Sawayama, Sumayya Vally, Zaya. «In questo progetto abbiamo riunito alcune delle più brillanti menti creative che osano al punto tale da sognare anche per noi. Sono tra coloro che influenzano la cultura contemporanea e sono stati invitati a partecipare proprio perché la loro arte porta con sé nuovi punti di vista e possibilità. Il loro lavoro e i loro talenti profondamente trasformativi li rendono artisti d’eccezione del nostro tempo e quindi ideali per questo progetto». - Jefferson Hack, curatore di An Invitation To Dream.
La Stazione di Milano Centrale è uno dei luoghi più iconici della città, un hub di arrivi e partenze che rappresenta la ricerca di nuovi sogni e il viaggio per trasformarli in realtà. Per la prima volta nella sua storia, sarà trasformata in un vasto spazio artistico aperto al pubblico che metterà in mostra le parole e i ritratti di questo cast speciale. In linea con l’approccio curatoriale di Jefferson Hack di trasformazione degli spazi pubblici, tutti i cartelloni e gli schermi pubblicitari della stazione ferroviaria saranno collegati per creare una sorta di paesaggio immaginario animato da immagini e citazioni, dove testi e ritratti sovrastano il rumore della stazione come potenti invocazioni silenziose, ispirando il pubblico a sognare. Le stampe litografiche in bianco e nero di Jack Davison compongono la mostra con l’idea di rallentare il tempo, catturare l'intimità e trasmettere l'umanità del protagonista: tutti elementi fondamentali per definire l'intenzione di questo progetto. In uno dei punti nevralgici della città dove convergono in media 300.000 persone al giorno, An Invitation To Dream da opera d'arte contemplativa si trasforma in un dialogo capace di durare anche dopo la partenza dei visitatori.