La Cenerentola moderna di Gaultier secondo Simone Rocha

Per Simone Rocha è stato facile vestire i panni di Jean Paul Gaultier. Immersa nell’archivio della maison, ha trovato creazioni con l’uncinetto tradizionale irlandese, corsetti in raso e tinte rosate, così si è sentita subito a casa. Presentata a Parigi ieri pomeriggio, la sua prima collezione di couture ha unito la verve individualista della matita di Gaultier, una leggenda della fashion industry, alla sensibilità iper-femminile della giovane designer, scrivendo una nuova pagina di successo nel progetto collaborativo della maison. Da quando, l’estate scorsa, è stato annunciato che Rocha avrebbe ricoperto il ruolo di guest designer per la collezione Haute Couture SS24, il trend coquette ha conosciuto un’ascesa inarrestabile. Fiocchi e perle hanno ricoperto sneaker, accessori e outfit interi diventando più che una tendenza, un vero e proprio genere a sé. Aggiungendo trasparenze e lucidità alla sua estetica dolce, legata così spesso al mondo della maternità e delle nozze, la couture di Rocha ha incarnato il matrimonio perfetto tra la femminilità e l’erotismo. Audacia e sensualità si sono scontrate con la tenerezza del rosa confetto, come se una principessa di qualche secolo fa si fosse presentata ad un party del 2024. 

I codici stilistici di Jean Paul Gaultier c’erano tutti: corsetti, reggiseni a cono, maglie a righe e cappelli in stile marinière, riscritti secondo le regole dalla designer irlandese. I coni sono diventati rose, le millerighe sono diventate strisce in raso svolazzanti, i corsetti si sono arricciati sempre di più fino a formare le silhouette dei pannier del 1700. Metri e metri di tulle e raso sono stati sovrapposti a creare look coprenti e vaporosi, mentre altri hanno lasciato che fosse la trasparenza a rubare la scena. Tra le mani di alcune modelle sono apparse rose metallizzate, simbolo di un gesto che l’enfant terrible della moda usava fare dopo i suoi show, regalando fiori alle muse che avevano sfilato per lui. Se fino a pochi momenti prima della presentazione, gli ospiti tra le sedute degli headquarter della maison presagivano l’unione sconveniente di mondi troppo diversi tra loro, alla vista dei primi look della collezione tutte le perplessità si sono fatte meno. Esempio glorioso dell’indubitabile attrazione tra opposti, il gioco di contrasti portato in passerella da Rocha ha dato vita ad un immaginario elegante e sensuale, lasciando tutti i presenti con un sorriso stampato in volto. 

Non ci sono stati solo rosa e tulle. Look in total black hanno preso la forma di abiti a campana, di tailleur geometrici e di pantaloni sartoriali da abbinare a top in appliqué metallizzati, mentre strass di cristalli penzolavano da reggiseni in color carne formando coppe a conchiglia. Al fianco del rosa, del bianco panna e del nero, sono apparsi in momenti diversi accenti profondissimi di blu e di verde, mentre l’azzurro celeste ha aggiunto maniche a palloncino ad un body sgambato. La cura del dettaglio è arrivata a sfiorare i lobi e i talloni delle modelle, decorati con ciuffi di capelli intrecciati, forse un riferimento ad un’usanza secolare legata al mondo delle superstizioni nuziali, intanto che le calzature, plateau in plexiglass trasparente, scoprivano i loro piedi imitando gli iconici tacchi di cristallo di una delle principesse più vaniglia della storia. Scaraventata un millennio e mezzo più in là, tra i social media e il trend coquette, celle-ci n’est pas una Cenerentola qualunque.