Un giardiniere potrebbe ereditare il patrimonio di Hermès

L'ultimo discendente della maison del lusso Hermès è l'ottantenne Nicolas Puech, uomo d'affari miliardario che possiede, attualmente, il 5.7% dell'azienda, una cifra che sommata al valore dei beni immobili (tra cui una residenza sita a La Fouly) raggiunge i 10 miliardi di euro. La notizia che sta creando scalpore, riguarda il fatto che Puech avrebbe definitivamente scelto il nome del fortunato che erediterà il bottino: si tratta del suo collaboratore domestico, un 51enne marocchino. La questione sta sollevando un polverone di dimensioni bibliche in quanto l'eredità, nel testamento scritto da Puech, era stata promessa a un'organizzazione non governativa, l'associazione svizzera Isocrate. Per il momento sono state escluse tutte le ipotesi di circonvenzione di incapace: l'ottantenne gode di buona salute ed è stato valutato in grado di intendere e di volere. Si aprirà sicuramente una battaglia legale tra le varie parti coinvolte che, stando a quanto riporta la stampa, potrebbe durare anni. In merito all'incombente scontro legale, il segretario generale dell'associazione, Nicolas Borsinger, intervistato dalla Tribune de Genève, parla di «annullamento improvviso e unilaterale di un patto successorio, da ritenersi nullo e infondato». 

Insomma, si tratta di una somma di denaro che fa gola a tutti. Ma chi sono le due parti coinvolte? Il collaboratore domestico è sposato con una donna spagnola ed è padre di due figli. Ha consolidato il rapporto con Nicolas Puech durante il lockdown e in passato è stato già omaggiato dall'imprenditore con un immobile a Marrakech (del valore di circa un milione e mezzo di franchi) e una villa a Montreux. Per quanto riguarda l'associazione svizzera Isocrate, invece, si tratta di un ente fondato da Puech stesso, che si occupa di combattere le fake news e la spettacolarizzazione delle notizie. Tra le storie di fortune finite in mani improbabili c'è il caso di Karl Lagerfeld, che lasciò la sua eredità di €170 milioni alla sua gatta, Choupette, decantata per anni una delle sue più grandi ispirazioni, pertanto meritevole di quella cifra.

Lo stilista non è stato il primo ad aver avuto la fantasiosa idea di lasciare la propria eredità in mano a un animale: fu Tommasino il primo gatto milionario, che ereditò il cospicuo patrimonio appartenente a Maria Assunta, una ricchissima immobiliarista italiana originaria di Potenza. Leona Helmsley è invece il nome imprenditrice nel settore alberghiero che nel 2007 lasciò l'eredità al suo cane, un maltese di nome Trouble. Una delle eredità più assurde della storia riguarda quella di T.M. Zink, un avvocato che lasciò alla sua famiglia una cifra importante alla famiglia con l'obiettivo di far costruire la Zink Womenless Library, una libreria che non avrebbe dovuto in alcun modo né accogliere donne, né tantomeno esporre libri scritti da donne.