L'estasi del rave alla SS24 di Diesel
«Diesel for the people. Diesel for the party»
21 Settembre 2023
Eseniya Araslanova
«Questa è una collezione per festeggiare insieme, divertirsi, vivere la vita al massimo» racconta Glenn Martens nel backstage di quella che si presenta più come un rave-festival che una sfilata. Un palco gigantesco, 8 ore di musica co-hosted da @nts_radio, 7.000 ospiti, 6.000 biglietti per il pubblico e 1.500 per gli studenti. «Diesel for the people. Diesel for the party» recita invece lo slogan dell’evento rendendosi manifesto di quella verve democratica che Martens ha apportato al brand sin dal suo insediamento, tanto nel design dei capi quanto nell’urgenza di trasmettere un messaggio globale. E se lo scorso anno l’Allianz Club è diventato un’arena rave in occasione che ha mobilitato 4800 persone, quest’anno il marchio ha scelto lo Scalo Farini per presentare una nuova collezione tra abbigliamento utility, dettagli distressed e una pioggia scrosciante: «Come la folla in un rave. Si tratta di riunire le persone per un momento analogico». L'invito per la sfilata preannunciava difatti ambizioni analogiche, una fotocamera usa e getta, rossa e loggatta, come tutti gli oggetti che compongono la cosmogonia di Diesel.
Allo scoccare del count down proiettato in rosso sul maxi schermo, sono comparsi sulla scena capi estremamente coerenti rispetto alla direzione creativa di Martens, che per questa stagione ha deciso di approfondire con un nuovo livello di sofisticazione tecnica modelli e stili già suggeriti nelle scorse collezioni. Un canonico tripudio di denim ma tramite tecniche innovative di distress: strati di jersey cuciti su base nylon, bruciati affinché venisse via lo strato superiore durante i processi di lavaggio. «L'effetto è quello di un peeling, come quello della scollatura di un miniabito a canotta. Mi piace il fatto che questi pezzi non saranno mai uguali fra loro - quando si creano capi in questo modo, non si puó mai sapere cosa verrà fuori, ognuno è diverso, e chi li indossa può continuare a consumarli» racconta Martens svelando un nuovo modo di vivere e concepire i capi distressed. Le tute utility diventano scomponibili e, sganciata la cerniera, possono essere indossate come pezzi separati, mentre un’attenzione particolare viene riservata alle tasche. I pantaloni cargo in realtà sono semplicemente tasche tenute insieme da cinghie e lo stesso vale per i top striminziti, tasche con cerniere in uno spiritoso approfondimento delle tecniche Tromp d’Oeil amate dal designer.
Finitura vellutata, motivi floreali o mimetici si accompagnano a un pattern inedito: manifesti di film vintage, da Mulholland Drive a Fight Club, che verranno trasmessi durante la rassegna cinematografica curata da Martens questo weekend nella medesima location dello show. Vestiti aderenti in jersey arricciato o lurex riportavano il contorno esterno della biancheria intima in colori a contrasto: “l'intimo è tutto”. Gli accessori sono un omaggio alla logo mania con calzature dalla punta rotonda, tacchi a spillo in denim, cinture e cappellini con una D intagliata. Girocolli e bracciali in metallo sono progettati come tatuaggi, come il filo spinato o i tatuaggi dei motociclisti, mentre l'Eyewear, in collaborazione con Essilor Luxottica, si ispira alle star del cinema anni '90. Di una cosa siamo certo: l'immaginario estetico e lifestyle di Diesel è sempre più globale e tutti vogliono farne parte.