Fratelli serpenti e non: storie di fratellanza che hanno fatto la storia della moda
Quando la moda è un affare di famiglia
12 Luglio 2023
La fratellanza: un concetto vasto, volubile, variabile a seconda del contesto storico, sociale o culturale in cui tale rapporto si colloca. Non a caso la letteratura ha versato fiumi d’inchiostro sulle storie di amore e rivalità tra fratelli. La moda stessa non è estranea a coppie di consanguinei che hanno fatto delle loro sinergie il punto forte dei propri brand e raramente le rivalità tra fratelli splendono alla luce del sole o vengono dichiarate apertamente nel corso di un’intervista ufficiale. Ma Guram Gvasalia, nell’annunciare il suo nuovo incarico di designer per il prossimo tour di Madonna al The New York Times, ha ribaltato ogni nostra certezza in fatto di narrativa fraterna nel fashion system rilasciando alcune dichiarazioni scottanti in merito a Demna.
«Mio fratello ha sei anni in più. Quando io ero in seconda elementare, lui era in terza media. Ha avuto certe opportunità nella vita prima. Ma se si considera dove sono io oggi e dove era mio fratello quando aveva la mia età, penso di essere molto più avanti» ha rivelato a Vanessa Friedman lo scorso 5 luglio. «Penso che mio fratello abbia molto talento, ma io ho un approccio completamente diverso alle cose. Lui ha avuto una buona carriera per 10 anni, e credo che la sua era stia lentamente arrivando al traguardo. Ora è il mio momento». Una dichiarazione d’intenti che regge poco di fronte all’ultima collezione di Vetements, la copia carbone di design più celebri di Demna in versione oversize, ancor più amara se si pensa al momento difficile che il direttore artistico di Balenciaga ha attraversato a seguito dello scandalo della Gift Campaign dello scorso dicembre. Ma non tutti sono come Guram, c’è chi con i propri consanguinei ha edificato imperi di successo e ancora oggi continua a collezionare traguardi. Ecco tre storie di fratelli-designer tutt’ora inseparabili per appianare il dolceamaro lasciato dal complicato affare Gvasalia:
Mary-Kate Olsen & Ashley Olsen - The Row
Sebbene Mary-Kate Olsen e Ashley Olsen siano note per la loro vita fuori dai radar, la sorella Elizabeth Olsen, ha rivelato qualcosa in più sul loro rapporto alla stampa, sottolineando come le famose gemelle l'abbiano sostenuta in ogni momento, dai suoi primi passi nello star system sino al successo. «È una sensazione incredibile essere la sorella minore di due gemelle», ha spiegato la protagonista di Wanda Vision durante un’intervista con Harper's Bazaar. Ha anche ammesso di sentirsi "molto protetta" nell'avere al suo fianco le due famose sorelle, che hanno iniziato la loro carriera a Hollywood in giovane età in Full House e sanno come gestire la loro vita sotto i riflettori. Dall'età di sei anni, Mary-Kate e Ashley cominciano ad apparire insieme in televisione e al cinema con produzioni finanziate dalla loro compagnia, la Dualstar. La sovraesposizione mediatica cessò con l’età adulta, quando le gemelle lasciarono la carriera attoriale e si dedicano al mondo della moda con il brand The Row, oggi quintessenza del quiet luxury e marchio amatissimo da celebrità del calibro di Kendall Jenner e Jennifer Lawrence. «Ancora oggi, da adulta, voglio i loro cappotti, voglio le loro scarpe, voglio i loro vestiti. È un desiderio che non ho mai abbandonato» - confessa Elizabeth Olsen e del resto come biasimarla.
Dan & Dean Caten - DSQUARED2
I fratelli alla direzione creativa di DSQUARED2 hanno scandalizzato il fashion system quando hanno rivelato di dormire ancora insieme alla veneranda età di 65 anni, ma un'abitudine che può sembrare morbosa nasconde i retroscena di un’infanzia difficile. In un'intervista rilasciata a British Vogue, hanno parlato candidamente della loro difficile gioventù come figli di immigrati italiani nella Canada degli anni ‘70. «Eravamo nove fratelli e sorelle in una casa con due camere da letto» ha detto Dan. «Ci vestivamo male. Eravamo femminili. Eravamo tutto il possibile per essere presi di mira. Ci picchiavano insieme, piangevamo insieme, ci nascondevamo insieme», ha proseguito Dean. «Se ora abbiamo paura al buio, è a causa di quella merda. Dobbiamo dormire insieme, così se sta per succedere qualcosa di brutto non devo urlare. Lui sarà proprio lì». I fratelli Caten si sono trasferiti a New York nel 1983 per frequentare la Parson's School of Design dove rimasero per uno solo trimestre. Tornati a Toronto lanciano la loro prima collezione di abbigliamento femminile DEanDAN grazie ad un finanziatore, prima di trasferirsi a Milano e lavorare come designer prima da Versace e successivamente da Diesel. Il mondo dirompente e sensuale di DSQUARED nacque nel 1995, da allora i gemelli Caten sono alla direzione creativa del marchio, inseparabili tanto nel privato quanto nel lavoro.
Kate & Laura Mulleavy - Rodarte
Anche Rodarte, il marchio nato nel 2001 e affermatosi negli anni come epitome di abiti femminili e romantici contaminati da elementi gotici, è frutto di un rapporto di sorellanza. Katherine Marie Mulleavy è nata nel 1979 a Oakland, in California, mentre Laura Mulleavy l'anno successivo a Pasadena. Crescono nei pressi di Santa Cruz ed entrambe frequentano l’Università di Berkley: Laura studia letteratura moderna mentre Kate si laurea in storia dell’arte. Tornate a casa nel 2001 le due sorelle si dedicano inizialmente a lavoretti sporadici. Kate vende online la sua collezioni di vinili d’epoca mentre la sorella fa la cameriera e i fondi racimolati da questi primi impieghi (16.500 $) diventano il capitale d’avvio della loro linea di vestiti. Le ragazze Mulleavy disegnano i bozetti su un tavolo da cucina e imparano a cucire con l’aiuto della madre, il nome del brand difatti è il cognome da nubile della madre mentre l’ispirazioni dietro agli elementi floreali ricorrenti è un omaggio al padre botanico. Parallelamente le sorelle si sono cimentate anche nel cinema, scrivendo e dirigendo il loro primo lungometraggio, Woodshock (2017), oltre ad aver co-progettato i costumi dell’acclamato successo di Darren Aronofsky Black Swan nel 2010. Dalla moda al cinema, la parola chiave resta collaborazione: «Spesso abbiamo idee diverse e ci sfidiamo a vicenda, ma alla fine arriviamo sempre a un punto di vista mirato e unitario. È un processo organico e intrecciato. Anzi, spesso è difficile sapere chi ha pensato a cosa o chi ha preso una determinata decisione!»
Julius & Victor Juul - Heliot Emil
Camilla & Giulia Venturini - Medea
Gemelle bresciane, volti ormai arcinoti dei circoli della Milano più modaiola, ma soprattutto fondatrici di uno dei brand più cult degli ultimi anni, Medea, che ha portato nei guardaroba di metà della fashion bubble le loro borse insieme geometricamente minimaliste ma, allo stesso tempo, così vivaci. La sorellanza è alla base di un brand che, oltre alla borse vere e proprie, si è espanso nel footwear, nell’eyewear, nella pelletteria e che promette di espandersi ancora. Nel corso della loro carriera con Medea, le due hanno lavorato con Maurizio Cattelan a una fanzine di nome Medealand creata insieme a Toiletpaper, hanno collaborato con due dei principali designer di culto della loro generazione, Peter Do e Craig Green, e, in breve, sono diventate una potenza in pochissimo tempo.