Quanto guadagna il CEO di Kering?
Purtroppo per Pinault, dipende dal rendimento
28 Aprile 2023
Che i CEO dei grandi gruppi di lusso percepiscano uno strabiliante stipendio a sei zeri di per sé non stupisce, ma ciò che è interessante notare è come tali cifre astronomiche vengano determinate. Nel 2022, lo stipendio di François-Henri Pinault consisteva in un pagamento fisso di 1,2 milioni di euro, a cui si aggiungono 1,8 milioni determinati dalla performance e un bonifico una tantum di 5,8 milioni. Sta agli azionisti approvare il pacchetto retributivo, che, in quanto in parte determinato dal rendimento di Kering, può variare e di molto. La retribuzione dello scorso anno è stata approvata dal board con una maggioranza del 77,4%, un dato relativamente basso che suggerisce una certa insoddisfazione per le prestazioni dell'azienda. Sulla scia dello scandalo pubblicitario di Balenciaga e un calo del 2% nelle entrate del gruppo secondo le stime dell’ultimo trimestre, le casse di Pinault verranno rimpinguate anche quest’anno? Forse, non quanto spererebbe il nostro magnate della moda che, come riportano le prime pagine della stampa francese, si trova attualmente invischiato in un contenzioso con il fisco.
In the wake of Balenciaga’s controversial ads, a portion of François-Henri Pinault’s 2023 pay will be indexed on efforts to protect brand reputation. https://t.co/QsiU1gEyaq
— WWD (@wwd) April 27, 2023
Una parte della retribuzione del presidente e amministratore delegato di Kering François-Henri Pinault sarà devoluta per coprire sugli sforzi compiuti dal gruppo francese per proteggere la reputazione dei suoi marchi. Parlando all'assemblea generale annuale del gruppo a Parigi giovedì, Véronique Weill di Kering ha reso pubblici i nuovi criteri che determineranno la retribuzione variabile dei due massimi dirigenti del gruppo, Pinault e l'amministratore delegato Jean-François Palus, nel 2023: la riduzione dell'impronta di carbonio del gruppo e l'implementazione di "un sistema di protezione dei beni immateriali e della reputazione delle maison". Quest’ultimo dovrebbe includere la creazione di un meccanismo interno di supervisione delle iniziative di marketing, nonché la promozione di una cultura che incoraggi i dipendenti a esercitare il proprio giudizio personale e a discutere collettivamente le decisioni. Una delle tante mansioni che rientrano nella voce "organizzazione e gestione dei talenti" e che complessivamente rappresentano il 10% della retribuzione variabile.
All'inizio di quest'anno, Palus ha dichiarato che Kering aveva nominato un'agenzia "best-in-class" per supervisionare i contenuti di marketing di Balenciaga e stava valutando la creazione di una nuova posizione responsabile della "sicurezza del marchio". Giovedì scorso, Pinault si è assunto la piena responsabilità dell'errore, ma ha sottolineato che i marchi di Kering sono più grandi delle persone che li gestiscono: «L'energia e la determinazione che li animano superano di gran lunga il contributo che un singolo individuo, per quanto talentuoso, può dare a questi marchi. Il nostro ruolo è quello di alimentare la desiderabilità delle nostre case, non solo per il prossimo semestre dell'anno a venire, ma soprattutto per il lungo termine».