Una mostra itinerante ripercorre la storia secolare di Gucci

Riscoprendo gli abiti, gli oggetti e i racconti presenti nell'Archivio Gucci di Palazzo Settimanni a Firenze, la rinomata artista britannica Es Delvin ha ideato assieme alla celebre storica d'arte e di moda, Maria Luisa Frisa, Gucci Cosmos, una mostra che esplora la storia centennale della Maison attraverso otto mondi espositivi. Come un portale che permette di viaggiare nel tempo, il progetto itinerante, che verrà inaugurato al West Bund Art Center di Shanghai il 28 aprile, offre un’occasione unica per osservare da vicino tutto ciò che ha reso il brand un’icona del secolo, dalle aspirazioni del fondatore Guccio Gucci, agli sviluppi avanguardisti promossi dai figli Aldo e Rodolfo, raggiungendo poi l’immaginario stilistico moderno portato in passerella dagli ultimi direttori artistici del brand, Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele. 

Zoetrope

Due

Portals

Eden

Per Delvin, ricostruire l’evoluzione di Gucci in Cosmos significava interpretare la sua «capacità di evolversi e più in generale, di espandersi seguendo l’evoluzione della nostra stessa consapevolezza e di pari passo alla nostra capacità di attuare mutamenti cognitivi. Così come un abito che può essere modificato e riadattato, come la pelle che cambia durante la muta e continuamente si rinnova». Un’opera di enorme ambizione, dall’alto l’installazione imita degli ingranaggi, un riferimento al passato industriale che caratterizza il West Bund Art Center, mentre la mostra dipinge una metafora di orbite cosmiche. «Il progetto Gucci Cosmos è stato per me una straordinaria opportunità per attraversare ancora una volta, con suggestioni sempre diverse, l’universo Gucci,» ha dichiarato Frisa, «Gucci Cosmos è un'esperienza espositiva immersiva in cui il racconto delle origini e della storia è continuamente messo alla prova dall’immaginazione del futuro.» 

Ciascuna delle otto realtà esposte corrisponde ad un aspetto specifico dell'universo Gucci: il primo mondo che si attraversa è Portals, che racconta come, al Savoy di Londra, Guccio Gucci ha dato vita al brand; si passa poi per Zoetrope, che celebra il legame della Maison con il mondo dell’equitazione attraverso elementi come il morsetto, inventato da Aldo Gucci nel 1953, e la borsa Horsebit, mentre Eden riprende i motivi naturalistici che Rodolfo Gucci commissionò all'artista Accornero nel 1966, un'illustrazione ideata per un foulard destinato alla Principessa Grace di Monaco che tutt'ora rappresenta una delle grafiche della Maison più note in tutto il globo. Superati i primi tre mondi, il visitatore si ritrova di fronte a Due, una coppia di statue bianche che simboleggiano l’innovazione artistica che Gucci ha avuto nel campo della moda unisex.

Archivio

Cabinet of Wonders

Carousel

Duomo

Archivio è costituito da un labirinto di corridoi, costellati a loro volta da armadi e cassetti ricchi delle borse più iconiche di Gucci ed alcune delle loro rare edizioni, e poi Cabinet of Wonders, un cubo monolitico tinto rosso scuro, svela al visitatore una selezione di capi vintage che hanno segnato la storia della Maison, riflettendo l’audacia con cui gli stilisti che hanno fatto parte di Gucci hanno interpretato i suoi codici stilistici. A seguire, una serie anacronistica propone alcuni look dagli anni ’70 ad oggi, affiancati da disegni di artisti cinesi quali Victo Ngai, Vikki Zhang, Li Jianmei e Currynew, a conferma dell’impegno di Gucci nel supportare le collaborazioni artistiche intercontinentali. L’ultimo mondo di Gucci Cosmos, Duomo, ritorna invece alle radici fiorentine del brand grazie a due riproduzioni speculari che rendono un affettuoso omaggio alla cupola di Santa Maria del Fiore disegnata da Filippo Brunelleschi. In un paesaggio caleidoscopico, Gucci Cosmos regala a ciascun visitatore un momento in cui poter lasciarsi andare, stimolati da una costellazione di luci, fiori e motivi antichi.