Le parole chiave della moda maschile della Fall Winter 2023-24
L'ultimo report di Tag Walk segnala i trend emergenti nel mondo menswear
13 Febbraio 2023
Le recenti sfilate maschili hanno fatto luce sugli sviluppi e i cambiamenti della moda uomo, epurata, ripulita, semplificata, e pronta ad accogliere i nuovi nomi che si affiancano, finalmente, ai big names del lusso. Il mercato ha nuovi entusiasmi e dinamicità, trend e key facts analizzati puntualmente da Tag Walk che, tra una Fashion Week e l'altra, presenta un corposo report pronto a segnalare le tendenze e i numeri up & down della desiderabilità. Entrando nel merito, Tag Walk annovera nei 10 top trend maschili per la Fall Winter 23: Psychedelic, Grunge, Burgundy, Skirt, Biker, Brown, Military, Preppy, Oversizing tailoring, e Leisure Wear.
Se gli psychedelic look, raccontati con fantasia da Etro, Dhruv Kapoor e Dries Van Noten, hanno un sorprendente +328% sulla Fall/Winter 2022, il 65% dei designer, tra i quali Dior Men, Comme des Garçons Homme Plus e Gucci ha proposto le gonne, cosi come l’abbinamento abito- pantaloni, visto su Charles Jeffery Loverboy e Givenchy, che ha avuto un picco del 126%. Come racconta a Vogue Buiness Bosse Myhr, director del women e menswear di Selfridges: «uno dei punti salienti delle sfilate di questa stagione è stata la collezione di Matthew Williams per Givenchy. I look sartoriali a strati sono i nostri preferiti. In generale, c'è stata una tendenza sofisticata e adulta in tutte le sfilate di Milano e Parigi».
Il burgundy, in bilico tra calma ed euforia, è stato anche osannato da The Impression, che dedica un articolo alla tinta vinaccia, “la cui tavolozza ha attraversato le collezioni della stagione maschile con sfumature di bordeaux, marrone, malva e mogano. Perfetti per l'autunno mentre promettono di migliorare con il tempo, questi colori sono comparsi su cappotti, maglieria e accessori portando dramma, romanticismo, raffinatezza e fascino a chi li indossa”. Qualche esempio? Marine Serre, Louis Vuitton, Rick Owens, Martine Rose e Botter, che ne hanno preso sfumature e tonalità da applicare, da testa a piedi, a completi, capispalla, bomber, camicie e calzature.
In discesa la logo mania, che “crolla” di un 52% rispetto all’Inverno precedente. Il ritorno alla qualità che è fatta di bei tagli e materiali luxury è confermato anche da Lucy Maguire, senior trends editor di Vogue Busines che spiega così il nuovo corso del menswear. «Dopo la moda casual del lockdown e la formalità che ha contrassegnato il post, questa stagione segna un altro cambiamento nel mercato dell'abbigliamento maschile. La domanda di sneaker e la cultura dell'hype stanno rallentando e sta emergendo una nuova categoria di giovani clienti di abbigliamento che vogliono capi di alta qualità e design senza loghi. I brand del lusso maschile high level si stanno espandendo al di là della sartoria per portare sul mercato pezzi lifestyle e soddisfare cosi la domanda di capi iper-lussuosi come tute o maglieria».
E se il 43% dei designer ha portato avanti il military look, con un 35% di cargo pants, il tailoring è schizzato a +95%, un trend in crescita vertiginosa e accolto con gioia anche dai retailer. Come rimarca a Vogue Richard Johnson, chief commercial officer di Mytheresa: «c'è stato un consenso sulla direzione che sta prendendo il mercato dell'abbigliamento maschile: più sobrio, sofisticato e più orientato al minimalismo rispetto alle decorazioni che abbiamo visto nelle collezioni prima della pandemia».
Da non tralasciare le maxi lunghezze dei cappotti, +90%, le accoglienti forme oversize, +81% e l’evoluzione del doppiopetto che, rispetto al 2022, cresce del 60%. Ad affiancare il mood deciso ma sobrio, non mancano però i giochi di stile dei childish look con un +14%, le preppy vibes, +156% e l’accoppiata pantaloni dentro agli stivali presentato dal 27% dei brand. Come a dire va bene la tradizione elegante, ma lasciateci qualche nota non convenzionale.