Nike ha fatto causa a BAPE per plagio
Dopo 23 anni dal lancio della prima BAPE STA sul mercato
26 Gennaio 2023
L’Air Force 1 di Nike è forse una delle sneaker più universalmente copiate nella storia della moda. La più illustre di queste repliche è la BAPE STA, creata da Nigo ai tempi in cui presiedeva ancora su A Bathing Ape e arrivata per la prima volta sul mercato nel 2000 nel leggendario modello “ABC Camo”. La BAPE STA, in seguito prodotta in centinaia di variazioni, nasceva come dichiarata e affettuosa copia del modello di Nike – e al suo fianco si aggiunsero negli anni rifacimenti delle Air Max, delle adidas Superstar e delle Dunk. E mentre con gli anni tutti i principali brand di luxury fashion e non firmavano la propria versione delle Air Force 1, era un mistero il motivo per cui Nike si lanciasse in battaglie per proteggere il proprio copyright nei confronti di singoli artisti che producevano custom e non verso i suoi imitatori più espliciti. Quel tempo però sembra finito dato che ieri Nike ha ufficialmente fatto causa a BAPE per infrazione dei trademark e diluizione del brand asserendo, secondo The Fashion Law, che la diffusione dei prodotti di BAPE «sono cresciuti al punto da diventare un forte pericolo per i diritti di Nike».
Secondo i documenti del tribunale, Nike afferma che l’ingresso delle BAPE STA nel mercato americano avvenuto nel 2005 già costituiva un’infrazione anche se era «minimo e incosistente» dato che fino al 2021 le vendite delle BAPE STA costituivano «una minuscola frazione dei milioni di paia che Nike vende ogni anno», creando una situazione di ambiguità accentuata dall’apertura e successiva chiusura di negozi BAPE oltre che dal passaggio di mano del brand. Dal 2021 in avanti, sempre secondo Nike, il brand sarebbe tornato di prepotenza nel mercato statunitense producendo un gran numero di modelli e variazioni della BAPE STA che sono «riproduzioni quasi identiche dei design delle Air Force 1, Air Jordan 1 e Dunk». Proprio questa espansione e diffusione sul mercato statunitense ha irritato Nike che solo ora si è decisa a fare causa al brand chiedendo un provvedimento ingiuntivo che impedisca a BAPE di continuare a produrre, commercializzare e vendere le BAPE STA, e un risarcimento in denaro che corrisponde a tre volte l'importo dei danni compensativi e dei profitti maggiorati.
Questa causa intentata da Nike contro BAPE segna un po’ la fine di un’epoca. Come si diceva, infatti, Nike ha iniziato a proteggere sempre più aggressivamente i propri design e, se vincesse la causa contro uno dei suoi più illustri imitatori, questo significherebbe che anche tutti gli altri brand che producono modelli similari (il che include anche le sneaker di Louis Vuitton, Gucci, Celine e Saint Laurent) si scoprirebbero potenzialmente vulnerabili a cause legali milionarie contro il gigante di Beaverton che, avendo brevettato ogni singolo aspetto dei propri modelli, incluse cuciture, perforature e forma dei singoli panel, potrebbe decidere di battere cassa a spese dell’intera industria.