Perché la Gen Z ama il vintage per bambini
Lo strano fetish di una generazione che investe per figli che non ha intenzione di avere
20 Gennaio 2023
Dopo archive fashion, thrift haul e thrift flip è arrivato per TikTok un altro trend che riguarda la moda vintage, ma le polemiche non mancano. Tra i creator Gen Z che sulla piattaforma social cinese si occupano di abbigliamento di seconda mano c’è chi ha cominciato a collezionare valigie piene di vestiti per i propri figli, anche se al momento non ha la minima intenzione di averne. Un paradosso condito da mini sneaker New Balance, salopette Carhartt, stampe Disney e maglieria Ralph Lauren. Tutto terribilmente adorabile. Ma chi se li mette questi vestiti, se la Gen Z non vuole figli?
@cw.thrift Collection is still growing! Not for sale, very sorry. #vintage#baby#babyclothes#thrift#style#clothing#carhartt#nike#goodwill#bins#savers#di#slavationarmy#utah#kids#drippedout#90s#fitcheck#fit naked freestyle - Baby Keem
Per il creator TikTok @cw.thrift, la nuova passione moda bimbo vintage è soprattutto un pretesto per accaparrarsi invidiabili quote di engagement. I suoi video “If she don’t want dripped kids I don’t want her”, e ancora “We will have the best dressed kids of all time!” non sono altro che metodi astuti per fare pubblicità al suo shop su Depop. Non è il primo a sfruttare un trend sui social per fare marketing, ma neanche l’ultimo a subirne le critiche. I numerosi haul di abbigliamento vintage da bambino hanno infatti suscitato polemiche su TikTok, spingendo qualcuno tra i commenti a prendere le parti delle madri che forse di quei vestiti avevano davvero bisogno. Considerando l’aspetto accessibile che vanta il thrifting, c’è da dire che spesso questi abiti vengono rivenduti con prezzi rincarati dagli stessi collezionisti, peggiorando la questione resale che da tempo attanaglia siti come Depop, dove gli utenti approfittano della forte richiesta per alzare il più possibile i prezzi sul mercato: per citare qualcuno su Tiktok, “Bro some mom needs that!”. Se andiamo invece a guardare la sponda Millenial di TikTok, notiamo tendenze ben più coerenti quando si tratta di kidswear vintage. C’è l’esempio di @aileiciajones e @dapperdom, la coppia di influencer che da tempo promuove la slow fashion (letteralmente “moda lenta”, quindi sostenibile) e veste i loro due piccoli in completi interamente di seconda mano, sempre coordinati con mamma e papà. Anche in questo caso i thrift haul dedicati ai figli sono un mezzo per ottenere più views, ma sicuramente in modo più autentico.
@aileciajones a lil try on at the end
Marketing o no, questi video funzionano, e sono la prova concreta che la moda bimbi al giorno d’oggi piace sempre di più, anche a generazioni che alla dolce attesa non pensano neanche per sogno, ed è qui che l'abbigliamento diventa la sublimazione di un desiderio che non prevede di realizzarsi. Nel 2022, il sito di ricerca inglese CashLady.com ha constatato che il 46% della Gen Z non ha tra i piani futuri la genitorialità, sostenendo al contrario di voler investire la maggior parte dei propri guadagni nella propria immagine, quindi comprando abbigliamento e prodotti di bellezza. Stupiti? Forse no. Tra le ragioni spiegate dagli intervistati dell’indagine su come mai sognino una vita senza figli c’è la crisi del costo della vita, l’impatto ambientale e l’aggravarsi dei trattamenti scorretti riservati alle giovani madri sul posto di lavoro. Un disinteresse verso la genitorialità spopolato su TikTok, principale luogo di sfogo online per la Gen Z, dove l’hashtag #childfree conta più di mezzo miliardo di visualizzazioni. Nonostante il tono chiaramente ironico dei video in questione, la clip rispecchia chiaramente la visione pessimista che i più giovani hanno nei confronti del loro avvenire. Una paura immobilizzante di fronte a un futuro incerto che ha reso i ragazzi della Gen Z attaccati al passato, tanto da farli investire in abiti vintage per i figli che non avranno mai.