Tutte le gonne da uomo della Milan Fashion Week
Il kilt grande protagonista in passerella
17 Gennaio 2023
Sono passati due anni dalla cover di Harry Styles per Vogue che ha scatenato polemiche sui social. Con un vestito azzurro, un kilt e del tulle la pop star inglese ha sfiorato il titolo di rivoluzionario, anche se ben prima e con più clamore altri artisti (David Bowie, Prince e Lenny Kravitz solo per dirne un paio) hanno sfidato il sistema della moda conformista. Arrivati al termine di questa Milano Fashion Week, si può dire per certo che anche i designer che hanno scelto la città meneghina per far sfilare le loro collezioni sono pronti ad abbracciare (e vendere) l’anticonformismo di genere, più specificatamente la gonna.
Ad iniziare le danze per questo trend è stata Martine Rose, che per il suo primo show a Firenze ha ideato linee sartoriali e strutturate con un marcato senso androgino. Le gonne erano tante e tutte lunghe fin sotto ai piedi, in denim aderente e scuro, in un classico gessato smorzato da una maglia sportiva, oppure a sirena in seta. La stylist Samia Giobellina ha deciso invece di accorciare le gonne al minimo per JordanLuca, giocando con diversi tessuti e texture. C’era un look per ogni gusto: dal pizzo drappeggiato sexy al rosa pitonato, dal velluto stropicciatissimo alla storica felpa grigia dello stile boxeur Lonsdale. Il team di Gucci, pur avendo intrapreso una strada verso il minimalismo post-Michele, ha portato in passerella gonne in lana scozzese lunghe quasi da diventare strascico e con ampi spacchi. Da sotto sbucavano le inconfondibili loafer, indossate con calzini bianchi a coste. Anche la collezione Etro di Marco De Vincenzo ha esplorato il Tartan. Per lo stylist Vincent Pons, queste gonne plissettate vanno portate aperte, anche sovrapposte al baggy denim creando un look che accenna a un punk accogliente. Sono in direzione completamente opposta le mini disegnate dai gemelli Caten per Dsquared2, che hanno giocato con un look adolescenziale e nostalgico trasportando gli spettatori nel 2010. Il denim era strappato e decolorato con tasche sporgenti e pizzo nero, oppure in versione salopette rigorosamente slacciata. Quest’ultima, che lasciava la pancia scoperta, accompagnata da un baseball cap con la caption “Fuckin’ Freezing”. A concludere questa sfilata di gonne rimane la collezione Essence di Dolce & Gabbana che lasciava ogni pezzo respirare da solo essendo indossato da modelli quasi sempre a petto nudo, come nel caso della loro gonna, piena di frange e con una morbidezza anni ’70.
A giudicare da questi ultimi giorni pare proprio che i designer abbiano ancora voglia di sperimentare con la gonna nel menswear, forse anche avendo seguito come la cultura femboy è riuscita a suscitare forte interesse tra gli utenti di TikTok in questi ultimi anni. Adesso che hanno tirato l’amo, tocca solo stare a guardare e vedere se anche questo trend abbocca.