Le previsioni di nss magazine per la moda nel 2023
Il futuro non si può scrivere ma si può immaginare
11 Gennaio 2023
Sin dall’antichità, tutti gli esseri umani si interrogano sul futuro. Conoscere ciò che si nasconde dietro l’orizzonte degli eventi, qualcosa di predeterminato ma che sembra sempre così a portata di mano, è un’aspirazione universale – e quando si entra nel merito dei soldi l’ansia di indovinare ciò che succederà si centuplica. Così è nella moda, ambito che sembra prevedibile ma rimane sempre imprevedibile, e in cui chiunque vorrebbe avere il potere di conoscere ciò che andrà e ciò che non andrà più la prossima stagione. A dirla tutta, in realtà, chiunque lavori nel settore sa che ciò che oggi è una novità era un pettegolezzo solo ieri e quando esplodono eventuali bombe mediatiche, queste non sono mai improvvise ma anzi, il loro successo è stato ordito nel corso di molti mesi.
Non di meno, conoscere ciò che è nascosto (sia che dalle leggi del tempo che dall’opera dei solerti PR che non dormono mai) rimane un istinto fondamentale anche per noi – ed è per questo che presentiamo oggi le nostre previsioni per la moda nel 2023.
I cool kids non indosseranno più sneaker
Mocassini? Stivali? Mules e clog? Ne vedremo a dismisura. Ma nei prossimi mesi del 2023 le sneaker saranno out. Troppe ne abbiamo viste, troppe volte i grandi brand hanno copiato spudoratamente la silhouette della Converse e della Air Force 1 senza creare niente di originale, troppo è anche quello che costano per essere identiche alle proprie controparti più economiche e “reali”. L’overdose di sneaker degli ultimi anni le ha ammantate di un’aura adolescenziale e, eccettuati alcuni modelli-hit o altri che saranno i nuovi classici (vedere Punto 2), indossarle non sarà più cool come una volta. Siamo entrati nell’era delle scarpe di pelle.
Le adidas Samba saranno le nuove Dunk Low
Ci avete sentito. Già adesso fanno le fiamme – ma quando usciranno dalla prima ondata ed entreranno nella coscienza collettiva mainstream le Dunk Low saranno i fossili di un’epoca passata. Il 2023 è per le Samba.
Il tartan sarà il nuovo Intrecciato
Chiamatelo ritorno alla classicità, chiamatelo effetto collaterale dopo la scomparsa di Vivienne Westwood, chiamatelo anche anticipazione del Burberry di Daniel Lee o escapismo dalla monotonia della tinta unita, ma il tartan con tutte le sue centinaia di combinazioni di colori possibili, la sua indossabilità assoluta, le sue connessioni culturali che vanno dal punk al dandysmo e la sicurezza che ispira (è forse l’unico pattern insieme all’intrecciato di Bottega Veneta a non poter essere accusabile di appropriazione culturale) lo renderà la panacea di tutti i mali dell’anno a venire. Senza menzionare come proprio il tartan, tra nostalgie del passato, ricerca di heritage brand e ridefinizione del quiet luxury, potrebbe soppiantare proprio l'intrecciato come motivo decorativo testimone di un approccio più intellettuale alla moda.
I brand di streetwear “copia & incolla” sono finiti
Hai aperto un brand che stampa t-shirt e felpe? Credi di non copiare Virgil Abloh ma lo stai copiando? Il 2023 sarà l’anno in cui quel brand cesserà di esistere. Il pubblico cerca due cose oggi: originalità e qualità e, diciamocelo, al punto di saturazione a cui siamo arrivati le hoodie sono davvero tutte uguali fra loro.
I brand storici italiani torneranno in tendenza
Perché rivolgersi a eccitanti esordienti quando (metaforicamente) dietro casa abbiamo produttori di menswear così eccellente? Tutti gli storici brand italiani specializzati in formalwear e normalmente associati alla generazione dei nostri nonni vedranno il loro nome trasformarsi in una garanzia di qualità oltre che in un hot ticket per tutti coloro che vorranno evadere dalla ripetitività della moda iper-commerciale.
I trend di TikTok spariranno
A causa di TikTok, tutto è in trend nello stesso momento, dal look anni ’80 a quello dei primi 2000, dagli emo ai soft boys, dagli skater ai surfisti. Nel 2023 la moda si riprenderà dalla sbandata e dal caos di TikTok e i trend torneranno a essere di meno ma soprattutto a non rincorrere il volubile algoritmo della app preferita dalla Gen Z.
Riccardo Tisci ci sorprenderà tutti
Questo, semplicemente, ce lo sentiamo.
Le celebrità lasceranno i social media
L’ecosistema dei social media diventa più tossico ogni giorno. Così tossico in effetti che pure le Kardashian sembrano avere qualche difficoltà tra un successo che pare arrancare su TikTok, una serie di contenuti ormai troppo ripetitivi e una favola di vita perfetta a cui ormai non crede più nessuno. Se sei una celebrità, sui social, come fai sbagli – e questo è il motivo per cui le celebrity migreranno verso climi più caldi e più anonimi, lontani dai troll di Internet e dagli haters.
L’indie sleaze sarà il nuovo Y2K
Preparatevi al ritorno di hipster e Tumblr Girls. Esattamente come accadde poco meno di vent’anni fa, l’ondata degli odiatori del mainstream e degli amanti del vintage travolgeranno la plastica e la fakeness degli ecosistemi social. L’indie sleaze, con tutta la sua carica di menefreghismo, emergerà all’orizzonte. Il futuro è nel passato – cosa vera nel 2023 e cosa vera per tutti gli hipster/indie che sono ancora là fuori. Il vostro momento sta per arrivare.
Il successo di Shein svanirà
A metà tra desiderio e previsione, nella nostra sfera di cristallo per il 2023 di Shein non c’è traccia. Se ancora rimarrà scusabile acquistare i suoi prodotti per la casa, i suoi abiti e chiunque abbia il coraggio di indossarli andranno via via sparendo. Anche gli avidi consumisti della Gen Z si renderanno conto che non vale la pena di investire sul 100% poliestere.