Haider Ackermann è il nuovo stilista ospite della couture di Jean Paul Gaultier
La quarta edizione del format che riporta in vita l'archivio dell'enfant terrible della moda francese
01 Dicembre 2022
WWD ha annunciato il nuovo protagonista del format collaborativo che ha riportato l'Haute Couture di Jean Paul Gaultier al lustro di un tempo. Per la quarta edizione di una partnership che ha portato alcuni tra i più influenti designer della scena contemporanea a dare la propria interpretazione dell’immenso archivio dell’enfant terrible della moda francese, la scelta è ricaduta su Haider Ackermann, il designer franco-colombiano apprezzato da Lagerfeld e Galliano, nonché creatore della collaborazione con Fila che ha sfilato a Manchester qualche settimana fa. Come ultimo couturier ospite di JPG, Ackermann presenterà una collezione unica a gennaio durante la Settimana della Moda di Parigi, incentrata sulla dote più silenzioso del leggendario stilista, l'abilità sartoriale: «Volevo esplorare questa purezza, che è assolutamente magnifica - ha dichiarato entusiasta - a volte ci si dimenticano di tutti quei dettagli, di quanto possa essere perfetta la couture».
Dopo il ritiro dalle passerelle all'inizio del 2020, Gaultier ha avuto l'idea di invitare ogni stagione uno stilista ospite per realizzare una collezione di alta moda, attingendo ai suoi 50 anni di storia. Ackermann si è definito più volte il "No. 4", dopo le collezioni couture Jean Paul Gaultier di Chitose Abe di Sacai, Glenn Martens di Y/Project e Diesel, Olivier Rousteing, direttore creativo di Balmain. Nell'intervista ad WWD, i due stilisti hanno descritto la loro lunga ammirazione per il lavoro dell'altro e la loro reciproca fiducia nella creatività originale e nell'eccellenza tecnica. Da parte sua, Gaultier ricorda di aver letto su Le Figaro di un nuovo stilista belga di nome Haider e di essere rimasto abbagliato dai suoi colori sofisticati e dalle sue silhouette inaspettate. Mentre Ackermann ha dichiarato di aver apprezzato il progetto sin da subito, sottolineando che l'alta moda è "molto più concentrata e focalizzata" del prêt-à-porter: «L'esercizio è più bello, si va molto più nei dettagli. Anche perché ci si prende tutto il tempo, che è un vero lusso al giorno d'oggi, per fare una collezione.... Sono davvero fortunato e felice di essere qui».