La moda di "Black Panther: Wakanda Forever"
Shuri, tra le altre cose, indossava un abito couture di Iris Van Herpen
16 Novembre 2022
Black Panther: Wakanda Forever è forse il film più amato della Fase 4 di Marvel Studios finora. La completa riscrittura del film in seguito alla tragica morte del protagonista Chadwick Boseman, oltre che il peso culturale che il primo film di Black Panther aveva avuto ai tempi della sua uscita, hanno creato un’attesa enorme intorno al suo sequel. Il risultato è stato più che soddisfacente, con un film considerato tra i punti più alti della produzione Marvel Studios in termini di sceneggiatura, di regia, di recitazione e di world-building. Proprio i costumi sono una parte integrante di questo world-building, con il loro stile afrofuturista che racconta tanto del patrimonio culturale africano quanto dell’avanzamento tecnologico del Wakanda. Ma se gran parte dei costumi visti addosso ai protagonisti del film sono creazioni originali della costumista premio Oscar Ruth E. Carter, che ha ripreso e studiato i motivi decorativi e i costumi di tribù africane come i Maasai e gli Ndebele – molti degli altri costumi sono stati creati collaborando tanto con adidas che con una serie di designer come Mugler, Hervé Léger e soprattutto la couturier Iris Van Herpen.
Se il brand più famoso che viene citato nel corso del film è Fenty Beauty, in uno dei dialoghi tra Shuri e Okoye, i cenni al mondo della moda sono molteplici. I costumi del mondo sottomarino di Talokan e del loro sovrano Namor sono stati realizzati con la consulenza della couturier olandese Iris Van Herpen, contattata da Carter data la sua familiarità nella reinterpretazione di forme ispirate alla vita sottomarina. Nello specifico, Iris Van Herpen ha creato l’abito che Shuri indossa quando si trova a Talokan, una leggerissima veste di seta bianca chiusa sul torso da un elaborato collier fatto di perle verde e arancio che si avvolge intorno alle spalle; ma anche l’abito rosso che Namora, interpretata da Mabel Cadena, indossa in una scena sottomarina fatto con piume di organza di seta. Entrambi gli abiti, oltre che i cosumi di Tolokan, si rifanno al mondo delle grandi civiltà mesoamericane e specialmente i Maya. Curiosamente, l’abito di Namora è stato prodotto per il film ma non utilizzato perché troppo delicato per le scene subacquee – durante le riprese è stata usata una riproduzione fedele ma più resistente all’acqua.
Tornando sulla terraferma invece gli everyday outfits dei personaggi diventano più semplici, ma non meno elevati. A battere tutti in termini di guardaroba è il personaggio di Okoye, la guerriera interpretata da Danai Gurira, che per il suo viaggio in America indossa una giacca dalle spalle squadrate di Mugler e un paio di occhiali neri firmati Louis Vuitton (facendo sorgere la domanda su quale sia lo stipendio delle Dora Milaje) mentre Shuri, che accompagna Okoye, indossa una tracksuit su misura di adidas con delle maniche che si estendono durante un inseguimento ad alta velocità in moto rassomigliando a un mantello. Per le scene in Wakanda, invece, quando è nel suo laboratorio insieme al nuovo personaggio Riri, Shuri indossa un completo grigio di Hervé Léger – mentre Riri indossa un set arancio con elementi metallici.