Kering sta per acquisire Tom Ford?

È gara per conquistare l’impero di Tom Ford. Se tutti i segnali degli scorsi mesi (il congedo di Ford dal CFDA, i negoziati con Estèe Lauder, la valutazione del brand da parte di Goldman Sachs e via dicendo) puntavano a una prossima vendita del brand fondato dal designer texano, che si estende dalla moda alla cosmesi, dai profumi agli orologi, per l’enorme cifra di 3 miliardi di dollari, un recente articolo del WSJ ha ribaltato le carte in tavola. Secondo delle fonti assai attendibili infatti, non solo il gruppo Kering si è seduto al tavolo delle trattative ma sarebbe addirittura il concorrente favorito. A giocare a sfavore di Estèe Lauder infatti ci sono un calo delle vendite del 5% registrato nell’ultimo trimestre e causato dai lockdown in Cina oltre che i dubbi sollevati dal fatto che Estèe Lauder non ha mai davvero gestito un brand di abbigliamento ed è più interessata al ramo beauty di Tom Ford. Tra l’altro, l’acquisizione del brand sarebbe la più grande nella storia di Estèe Lauder ma un’operazione non eccessivamente grande da gestire per Kering, il cui valore di mercato si aggira intorno ai 60 miliardi di dollari.

Da un punto di vista puramente strategico, l’accordo con Kering potrebbe fornire una piattaforma più attrezzata per la crescita del brand di Ford. Il marchio è infatti molto forte sul piano del menswear, con il settore di profumi e beauty che è in fortissima crescita e con le collezioni womanswear e gli accessori che invece appaiono meno sviluppati e dunque andrebbero portati alla stessa velocità di crociera del resto del brand. Kering sarebbe dunque un partner ideale per Ford, considerato anche come proprio Tom Ford abbia lanciato la propria carriera negli anni ’90 rilanciando Gucci, che è oggi diventato la nave ammiraglia della flotta del conglomerato del lusso francese.