Zara riparerà gli abiti usati dei clienti
Grazie al nuovo servizio “Pre-Owned” lanciato nel Regno Unito
21 Ottobre 2022
Gli sforzi di Zara nel campo della sostenibilità si rafforzano con la nuova iniziativa “Pre-Owned”. Un progetto che sarà avviato in via sperimentale in 60 location del Regno Unito il prossimo 3 novembre e che sarà dedicato a riparare, rivendere e riciclare i propri vecchi capi. Sarà possibile riparare ogni capo di Zara, anche i più vecchi, sostituendo zip o bottoni o riparando le scuciture, semplicemente portando il capo in negozio o inviandolo dopo aver compilato un form online. Secondo le stime, ciascun capo potrebbe essere restituito entro circa dieci giorni dalla spedizione. Oltre al servizio di riparazione il programma include una piattaforma di resell dei capi secondhand, in cui le foto dei prodotti saranno ottenute dai database stessi di Zara scansionando i codici a barre interni ai capi stessi e da cui saranno anche ricavate le informazioni sulla composizione del capo con la possibilità di aggiungere foto o dettagli se richiesto. Il servizio sarà gratuito per i venditori mentre i compratori pagheranno una sterlina in più del prezzo originario insieme a un costo del servizio del 5%.
Ultima parte del programma poi è il canale per la raccolta e la donazione di capi usati che in realtà esiste già dal 2015 ma che si arricchirà grazie al ritiro a domicilio. Gli abiti saranno portati alla British Red Cross e dunque non sarà necessario che tutti i capi siano soltanto di Zara. La head of sustainability di Zara, Paula Ampuero, ha comunque parlato delle difficoltà del riciclaggio tessile in assenza di grandi infrastrutture dedicate in loco: «Cerchiamo sempre di vedere gli indumenti di scarto come una nuova risorsa, ma è una sfida enorme per l'industria trasformare un indumento di scarto post-consumo in un nuovo indumento. Normalmente lo rivendono ad altre industrie, per utilizzarlo in tessuti industriali». Anche se l’idea di un programma di resell per i capi fast fashion è già stata sperimentata in forme diverse da H&M, COS, Nike e Levi’s, che hanno investito nel resell, questo test avviato da Zara sembra sicuramente l’iniziativa più strutturata finora vista nel campo del fast fashion.