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A Milano aprirà il club privato più esclusivo del mondo

In America, l’iscrizione costa 50.000 dollari

A Milano aprirà il club privato più esclusivo del mondo In America, l’iscrizione costa 50.000 dollari

Era stato annunciato nel 2020, ma sappiamo tutti come è andata a finire in quell’anno. Ora, il prossimo dicembre, l’arrivo del club più esclusivo del mondo a Milano pare cosa fatta. Il club in questione è il CORE:, originariamente aperto nel 2005 a New York da Jennie Saunders e Dangene McKay-Bailey (entrambe hanno cambiato il proprio cognome in “Enterprise” anni fa) che il veneratissimo The New York Times ha definito nel 2011 un «portale per il potere». Il club è un misto di arte, architettura, servizi esclusivi che includono gastronomia, cinema, palestra e beauty/wellness, oltre che la possibilità di fare il networking migliore della città – a Milano la sede confermata del club, come riporta Urbanfile, si troverà in Corso Matteotti 14, in un edificio da circa 4000 metri quadri che include terrazze, cortili nascosti e, a quanto si dice, anche stanze e passaggi segreti. Il club è esattamente quello che una persona che non potrebbe permettersi l’iscrizione potrebbe immaginarsi: proiezioni cinematografiche con Nicole Kidman come ospite? Check. Chef stellati a lavoro dietro i fornelli della cucina? Check. Un programma con centinaia di eventi culturali l’anno? Check.

Iscriversi al club in America costa circa 50.000 dollari iniziali più 15.000 dollari l’anno. Da noi in Italia il costo sarà diverso: 10.000 euro come quota d’iscrizione, più una quota annuale che dovrebbe aumentare man mano che si progredisce verso l'apertura di dicembre. I membri saranno selezionati dal gotha dei più scelti e danarosi professionisti che si trovano in città e in Europa: moda, impresa, politica, arte e cultura, tecnologia. Anche il numero di “posti liberi” tra i membri del club è fissato a 600 membri e sempre secondo MilanoToday, la divisione sarà così organizzata: «il 30% dei membri sarà milanese, un altro 30% da tutto il resto d'Italia, un 30% europeo e il 10% dal resto del mondo». E anche se a Milano i veri club sono quelli informali che si ritrovano a orari casuali nei locali più storici della città (pensate a quanti alti papaveri si ritrovano a bere lo spritz con il signor Idio del Bar Torrital o ai finanzieri che mangiano spaghetti alle vongole da Rita & Antonio), questo CORE: sembra promettere un tipo di enorme upgrade alla vita dell'alta società milanese da cui non si torna più indietro.