Kanye West vuole rescindere il suo contratto con adidas
E questa volta se l'è presa con il Senior Vice-President del brand
05 Settembre 2022
UPDATE 05.09.22: Esattamente un mese dopo il rant andato in scena sul suo account Instagram, Kanye West è tornato a prendersale con adidas - e in parte Gap, minacciando di rescindere il suo contratto con il brand. «Il fatto che adidas abbia pensato di poter colorare le mie scarpe e dar loro un nome senza la mia approvazione è davvero folle», ha scritto West in uno dei tanti post pubblicati nelle ultime 48 ore. «Ma prometto a tutti che adidas non è folle come me. Mi interessa davvero costruire qualcosa che cambi il mondo e che possa lasciare ai miei figli. Hanno cercato di comprarmi per un miliardo di dollari. Le mie royalties l'anno prossimo varranno 500 milioni di dollari. Le Yeezy sono il 68% delle vendite online di adidas. Pensavate che siccome il DCP Daniel Cherry Pop è andato a Warden potesse gentilmente darmi un miliardo di dollari per consegnarmi tutto quello che ho costruito» Il Daniel Cherry Pop a cui si riferisce Ye è Daniel Cherry, Senior Vice-President di adidas e responsabile, secondo West, delle ultime decisioni sulle release Yeezy, tanto da indurre West a dichiarare di non essere disposto a lavorare con l'ex direttore generale della DC Comics.
«Immagino che tutti daranno la colpa a Kasper quando lascerò adidas con il mio 15% sulle 350 false che farete uscire» ha continuato West, facendo riferimento alla possibilità di abbandonare il suo contratto con adidas mantenendo la sua quota di royalties sul brand. Ad oggi è difficile dire se Kanye deciderà davvero di stracciare il suo contratto - anche se molti segnali porterebbero verso questa direzione, ma se il brand tedesco ha davvero intenzione di mantere intatto il contratto di collaborazione con West il rapper ha posto una condizione: diventare Direttore Creativo del brand. Ad oggi però, sembra solo fantascienza in quella che è diventata una saga senza fine.
Che il rapporto tra Kanye West e adidas non fosse dei migliori lo sapevamo già da tempo, ma quanto visto ieri potrebbe aver sancito la fine - almeno ufficiosa - del rapporto tra il rapper e il brand tedesco. In occasione dell’Yeezy Day, la giornata fatta di restock e lanci di vecchie silhouette del brand, West ha risposto al messaggio di un fan, cosa singolare ma oggettivamente tipica di Ye, con un lungo rant rivolto ad adidas in cui il rapper accusava il brand tedesco non solo di aver creato l’Yeezy Day senza il suo consenso, ma di aver commercializzato colorway, con relativi nomi, senza consultare West, assumendo ex creativi di Yeezy alle spalle di Kanye. Il messaggio va avanti con altri dettagli, ma bastano le prime righe per capire lo stato del rapporto tra le due parti, degenerato già poche settimane fa quando Kanye aveva accusato il brand di aver rubato il design delle sue Slides, e che oggi, alla luce di questo ultimo episodio sembra essere davvero ai titoli di coda. Ma al di là della lontananza tra le parti, l’ipotetica fine del rapporto tra Kanye West e adidas, che hanno comunque un contratto fino al 2026, segnerebbe prima di tutto la vera fine dello streetwear nella sua forma originale, ma soprattutto la fine dell’ultima vera collaborazione “libera” tra un designer e un brand di sportwear.
Dalla prematura scomparsa di Virgil Abloh, che con Nike aveva segnato un’epoca con le The Ten, probabilmente Kanye West era rimasto l’unico nome a lavorare in modo diretto allo sviluppo delle silhouette viste nel corso degli anni con Yeezy. Collaborazioni come quella tra Nike e Travis Scott, per citarne una, non solo rappresentano uno di quei rapporti unilaterali in cui l’artista sembra mettere solo il proprio nome nel progetto, ma una delle ultime testimonianze di un mondo ormai scomparso. Ma cosa si è rotto nel rapporto tra West e adidas? Difficile dirlo, l’uscita di scena di Jon Wexler, ex GM di adidas Yeezy passato a settembre 2020 a Shopify, potrebbe aver influito nella fine di una relazione in cui Kanye si è trovato nella stessa situazione vista con Nike, braccato da vincoli e obblighi di un brand che aveva come primo interesse monetizzare. Indipendentemente da quello che sarà il futuro del rapporto tra West e adidas, è difficile continuare a identificare Yeezy con il rapper di Chicago, un rapporto che fino a qualche anno fa sembrava simbiotico e soprattutto capace di animare una community che oggi, seguendo il verbo di West, probabilmente sta iniziando a guardare le Yeezy nella loro scarpiere con un occhio diverso.