La moda italiana chiede continuità al Governo Draghi
«Va scongiurata una crisi irreversibile», ha detto il presidente di CNMI, Carlo Capasa
19 Luglio 2022
Ieri, Altagamma e Camera Nazionale della Moda Italiana hanno rilasciato un comunicato stampa congiunto in cui, come «portavoci delle imprese eccellenti della moda, del design, dell’alimentare, dei motori, della nautica, della gioielleria e dell’ospitalità», esprimevano il proprio sostegno al governo di Mario Draghi «ritenendo che tutte le forze politiche, per il bene del Paese, debbano esprimere la loro fiducia all’esecutivo». La questione riguarda, più che l’ideologia politica in sé, la situazione economica del paese. «Siamo un Paese con il 150% di debito sul PIL», ha detto Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma, «l’inflazione in forte crescita pesa sul bilancio delle famiglie, stiamo assistendo a un aumento sproporzionato del costo delle materie prime per le nostre imprese e la guerra sta destabilizzando gli equilibri internazionali. In questo contesto sono fondamentali la stabilità e la continuità». Sottolineando come la crisi politica stia creando «un enorme problema alle imprese, alle famiglie e, in generale, a tutti i cittadini italiani».
Da parte sua, Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, ha definito «fondamentale» la figura di Draghi nei recenti «mesi complessi» che hanno visto lo scoppio della guerra in Ucraina e il ritorno della pandemia, insieme a un ritardo nella ripartenza del mercato cinese a causa del prolungamento dei lockdown. «La moda rappresenta la seconda Industria del nostro Paese ed è un fondamentale comparto strategico dell’economia italiana: circa 60mila aziende e quasi 600mila addetti per una produzione che nel 2019 ha sfiorato i 100 miliardi di euro. Dopo la crisi pandemica globale il settore è all'inizio della ripresa», ha dichiarato Capasa affermando che in questa delicata congiuntura geopolitica «è determinante garantire la stabilità del Governo». La crisi di governo va dunque «scongiurata» ma soprattutto «è necessaria, in questo momento, la massima responsabilità da parte di tutte le forze politiche».
L’appello congiunto dei due massimi rappresentanti di Altagamma e CNMI suona molto serio, specialmente perché dichiarazioni politiche di questo tipo sono rare per un’industria che in generale non ama sbilanciarsi eccessivamente nel commentare la vita politica del paese. Sicuramente, analizzando le dichiarazioni dei due presidenti, il lato economico possiede il proprio peso, proprio come ha specificato Carlo Capasa, che ha sottolineato come l’industria della moda italiana si trovi adesso in una fase di ripresa – un processo che dopo due anni di pandemia non deve essere interrotto e che minaccia di esserlo.