Dior ha ritirato la sua richiesta di risarcimento a Valentino

UPDATE 12.7.2022: In onore del "rispetto reciproco", Dior ha ritirato la propria richiesta di risarcimento verso Valentino. Non ci è dato sapere se i brand abbiano trovato un accordo privato o se semplicemente il polverone alzato dalla notizia sui social non valesse la candela per Dior, ma sembra che sia tornata la pace tra le due storiche maison.

Questo weekend gli occhi del mondo della moda erano puntati su Roma e sulla scalinata di Trinità de’ Monti dove si svolgeva lo show-kolossal di Valentino per presentare la collezione Couture FW22 del brand. E se alla fine dello show gli applausi non sono stati risparmiati c’era qualcuno, dall’altro lato della piazza che non era così contento: era il manager della boutique di Dior di Via Condotti 14, che fa angolo con Piazza di Spagna, che la notte stessa dello show ha scritto una lettera a Valentino, che è stata letta anche dai rappresentanti di WWD, chiedendo una compensazione di 100.000€ da essere versata nei prossimi 15 giorni. Il motivo risiederebbe nel fatto che, pur avendo chiesto i regolari permessi per l’occupazione di Piazza di Spagna, i lavori di set-up della sfilata avrebbero bloccato l’accesso al pubblico e alle strade laterali impedendo al pubblico l’accesso anche alle boutique sulla piazza, inclusa quella di Dior. 

Secondo un estratto della lettera pubblicato su WWD, la boutique sarebbe «rimasta vuota e non operativa delle prime ore del pomeriggio». Sempre il magazine nota come nessun’altra boutique ha sporto simili proteste in occasione dell’evento. In ogni caso, comunque, se la somma di compensazione non sarà versata «Dior adotterà tutte le misure necessarie per proteggere i propri diritti», senza che però il brand aggiungesse ulteriori commenti. Sicuramente questo dissing è abbastanza raro nel mondo della moda in cui, pur sorridendosi l’un l’altro, i brand tendono a tenere comunque un coltello ben stretto tra i denti.