Martine Rose potrebbe essere la prossima designer di Louis Vuitton?
I rumors si fanno sempre più interessanti
15 Giugno 2022
La successione è sempre una questione complicata normalmente. Lo è il doppio o il triplo quando un brand di moda, il suo heritage e la sua performance economica sono in ballo. Il che è anche il motivo per cui Louis Vuitton è stato così cauto a incoronare l’erede di Virgil Abloh – anche se un erede andrà incoronato prima o poi, e, secondo certi rumor, gli occhi di LVMH si sarebbero fermati su qualcuno. Come riporta Vogue Business infatti, allo show della collezione SS23 di Martine Rose, tenutosi a Londra questo weekend, il CEO di Louis Vuitton Michael Burke sedeva in prima fila. Né il brand né Rose hanno deciso di commentare, non confermando dunque i pettegolezzi ma senza nemmeno smentirli. L’unica cosa che si sa è che Burke stesso ha detto a MF Fashion che, dopo lo show che si terrà il prossimo 23 giugno a Parigi, «passeremo alla fase successiva». Rispetto ai molti candidati immaginabili, che includono Grace Wales Bonner, Samuel Ross, Ronnie Fieg, Chitose Abe e anche Yoon Ahn, Martin Rose è molto vicina allo spirito di Abloh con la sua collaborazione continuativa con Nike, la sua attenzione a subculture e controculture, il suo gusto per la sovversione del calendario della moda tradizionale, la tendenza a mescolare sportivo e sartoriale e il suo approccio così personale alla creatività.
È chiaro che il principale ostacolo a un potenziale ingresso di Martine Rose da Louis Vuitton sarebbe proprio l’incontro tra una designer così anti-tradizionale e dirompente e un brand molto iper-tradizionale: nominalmente un designer di Louis Vuitton non può permettersi di sfilare off-schedule e di seguire il proprio ritmo personale, ma deve disegnare quattro collezioni l’anno oltre alle capsule stagionali e accontentare una clientela molto vasta e spesso altolocata, con tutte le necessità commerciali a questa connesse. Per intenderci sulla differenza di tono: il prossimo show di Louis Vuitton si terrà al Coeur Carrée del Louvre, quello di Rose nel weekend era in una sauna gay di Vauxhall - da un lato c'è la sostenutezza della moda come cultura del lusso, dall'altro la dirompenza della moda come controcultura. Non di meno, il nome di Martine Rose suona particolarmente giusto per riempire il vuoto lasciato da Virgil Abloh, senza menzionare come sempre Rose abbia lavorato in passato come consulente di Demna da Balenciaga – un ruolo che le ha certamente permesso di entrare in contatto con realtà commerciali molto più imponenti dei brand indipendenti che costituiscono lo zoccolo duro della moda londinese. Qualunque sarà la scelta di Burke per il prossimo direttore artistico di Louis Vuitton, l’arrivo della «fase successiva» al lutto per Virgil Abloh è imminente e il nuovo capitolo sembra entusiasmante già dai suoi inizi.