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Cosa significa davvero "Cagole"?

L'etimologia dietro alla nuova it-bag di Balenciaga

Cosa significa davvero Cagole? L'etimologia dietro alla nuova it-bag di Balenciaga

Correva l'anno 2001, da Balenciaga era approdato quattro anni prima un giovane Nicolas Ghesquière e il brand lanciava sul mercato Le Dix Motorcycle Bag, detta City. Si dice che quando il designer presentò il prototipo di quella che è diventata la it bag più venduta del brand, i vertici storsero il naso giudicando il modello troppo informe e privo di loghi per superare i competitor in un momento storico che vedeva affermarsi il Monogram LV di Louis Vuitton o le GG di Gucci. In realtà, in ogni sua variante l’accessorio diventò un vero cult così come le sue caratteristiche peculiari: niente loghi visibili, monogram o  stampe, ma una serie di borchie piatte e semplici e una zip sul davanti, contenente un piccolo specchietto estraibile. Intercettando la nostalgia Y2K che sta guidando le scelte estetiche e di stile della Gen Z, la borsa Le Cagole riprende le caratteristiche della it bag che ha definito l’estetica del brand per più di un ventennio, portandole ad un livello successivo, un massimalismo allo stremo.

Borchie, cinghie intrecciate, un vistoso charm a forma di cuore a specchio e una distintiva forma a mezza luna, simile ad un croissant, insieme ad un accattivante mood rock chic, disponibile in quattro formati e un’ampia gamma di colori: dal lilla all’azzurro pastello, dal giallo all’arancione. Ogni elemento sembra essere studiato per farla diventare il nuovo item di punta della stagione, a cominciare dal nome, un termine di origine provenzale che in slang indica una ragazza cool, estroversa, ma un "po’ sopra le righe", con una spiccata propensione al dramma e all’istrionicità, proprio come il DNA della nuova it bag. Ma da dove deriva questa parola e come si è diffusa in Marsiglia e nella maggior parte delle città del Sud della Francia per indicare uno stereotipo dilagante? 

 

«Indosso abiti molto stretti: gonne cortissime, schiena nuda e scollature profonde che lasciano intravedere alcuni dei miei tatuaggi - ne ho una dozzina: disegni, frasi, titoli di canzoni. Tra questi, alcuni indelebili errori di gioventù che cerco di nascondere al meglio, anche se i miei vestiti non coprono molto. Mi vesto prevalentemente di nero, ma mi concedo qualche eccentricità: una giacca di pelliccia rosa, una borsa di strass, un paio di  shorts di paillettes... E non esco mai senza i miei tacchi, alti almeno 15 centimetri. Se la giornata sarà lunga, mi concedo un paio di zeppe» - queste erano le confessioni di una Cagole marsigliese nel 2016 su Vice

La Cagole è uno stereotipo femminile, il termine è associato a una persona estroversa, provocatoria, sicura di sé, rumorosa e che ama essere al centro dell'attenzione. Nel documentario Cagole Forever, uscito nel 2017, viene descritta come "un'icona marsigliese". Infatti la città francese registra le temperature più alte in piena estate e qui le persone amano rivelare i loro corpi abbronzati, spesso tatuati, indossando abiti vivaci e appariscenti, preferibilmente con una stampa leopardata, oltre ad un immancabile make-up esagerato completo di lucidalabbra glitterato, unghie lunghe e sopracciglia perfettamente modellate. L’etimologia del termine nasconde due possibili ipotesi: il sostantivo deriverebbe dalla parola francese "caguer" ad indicare una persona che ‘infastidisce’ gli altri con il suo modo di essere. Ma il sostantivo potrebbe derivare anche da un particolare grembiule chiamato "cagoulo" indossato dalle donne nel XIX secolo nelle fabbriche di imballaggio dei datteri. Un abito leggero divenuto simbolo caratteristico della regione e di tutte quelle impiegate che per sopperire ad un salario misero erano costrette a prostituirsi; da qui il termine è stato associato spesso alla prostituzione. 

@itsonyali

a questo punto, non ci resta che comprarla

original sound - ༺༻

Dalla marsigliese Cagole alle British Chav, alle Vrenzole Partenopee, l’estetica fake tanned di una donna succinta e sopra le righe è un tormentone estetico che ha ispirato spesso i designer,  guidando talvolta l’ascesa di trend e interi brand, dal check di Burberry al successo delle Nike Air Max 95. Demna, il direttore creativo che forse ha più tentano di integrare subculture e trend di massa in una forma iconografica pop e distintiva, ha giocato con gli eccessi della provincia francese trasformandoli in high fashion. Dalla nuova campagna, con protagonisti Isabelle Huppert, Justin Bieber e, soprattutto, Kim Kardashian, ritratta all’interno della sua casa di Calabasas in total black con una Le Cagole verde neon. Risultato? Secondo quanto riportato da Highsnobiety, nelle 24 ore successive al lancio, c’è stato un aumento del 325% nelle ricerche di "Neon Green Bags". Per Balenciaga More is More.