Come togliere il gender alla moda secondo ALOK
L’autore americano protagonista della nuova campagna di UGG racconta il futuro che sogna per la moda
01 Giugno 2022
In occasione della Pride Month 2022, il marchio californiano UGG ha lanciato la campagna Feel Good, creata in collaborazione con Switchboard, una delle più importanti associazioni di volontariato del Regno Unito al servizio delle comunità LGBTQ+. Nello spirito del titolo della campagna, il marchio sostiene Switchboard con una donazione di 50.000 dollari per la creazione di una hotline pensata per supportare le persone LGBTQIA+. In questo modo si attiveranno servizi di aiuto e supporto per tutti coloro che vivono dei problemi a causa della propria sessualità, gender, identità e il loro benessere generale e che così confrontarsi con volontari qualificati. Con l’aumento dei crimini d'odio contro le persone queer, la linea telefonica d’emergenza sarà aperta dalle 10.00 alle 22.00, 365 giorni all'anno, via telefono, e-mail o attraverso la chat istantanea, con l'obiettivo di contribuire a rafforzare il senso di comunità e continuare a smantellare lo stigma della salute mentale.
I protagonisti della campagna di quest'anno sono tutti, a loro modo, pionieri della comunità: l'insegnante di yoga e artista Isa'ah, la modella Chloé Véro, l'insegnante di scienze e modella Sarina Moralez, i collezionisti di vintage e coppia Robert Parker e Orren Jordan e l'avvocato, scrittore, performer e oratore pubblico ALOK. In occasione del lancio della campagna abbiamo fatto una chiacchierata con ALOK, il cui lavoro è spesso diventato un faro di saggezza e di illuminazione per la comunità in generale.
Qual è l'aspetto più interessante della tua partecipazione a questa campagna UGG? Era un marchio che ti interessava da giovane?
Ho uno stile particolare ed eclettico. Spesso quando partecipo a campagne mi viene chiesto di presentarmi in modo più "conservatore". Ciò che ho apprezzato di questa campagna è stato il fatto di poter portare tutto me stess*. Insieme alla nostra incredibile stylist, sono riuscit* a creare dei look che avrei indossato per strada. È stata una bella sensazione, sapendo che la mia arte e la mia espressione personale sono state sostenute durante tutto il processo.
Uno dei temi centrali della campagna è il benessere e la salute mentale: in che modo, come persona queer di colore, ti prendi cura di te stess*?
Cerco sempre di programmare del tempo di qualità con i miei amici queer e trans POC. Organizziamo lunghe cene, serate di giochi da tavolo, pigiama party e viaggiamo insieme. È un ottimo modo per rilassarsi e ricaricare le batterie. Credo davvero che diventiamo la versione migliore di noi stessi grazie agli altri.
Cosa possiamo fare come comunità in generale per garantire che le persone LGBTQIA+ abbiano a disposizione lo stesso livello e la stessa qualità di assistenza?
Dobbiamo essere espliciti e non remissivi nel difendere la dignità delle nostre comunità. Dobbiamo imparare dalla storia per dare forma al nostro futuro. Dobbiamo amarci più di quanto gli altri possano odiarci. Questo significa non smettere di perseguire la giustizia fino a quando tutti noi non avremo accesso alle stesse cure.
Come si sta muovendo nel mondo della moda a riguardo e come descriveresti il tuo personale senso dello stile?
Purtroppo il mondo della moda continua a essere troppo attaccato al binomio di genere: dividere i vestiti e i prodotti in "da uomo o da donna". Sebbene la "neutralità di genere" sia sempre più riconosciuta come un'estetica, questo impegno superficiale non ha portato ai cambiamenti strutturali di cui abbiamo bisogno nel settore per smettere di far avanzare norme di genere retrograde. Il mio rapporto con la moda è stato quindi contrastante. Ok, ti piace il mio look, ma hai intenzione di rimanere ad ascoltare quello che ho da dire? Abbiamo bisogno di #DeGenderFashion! Non si tratta di creare collezioni-spinoff gender neutral, ma di eliminare i marcatori di genere da tutti i prodotti.