Chi indossa gli occhiali da sole al chiuso?
Da “La Dolce Vita” fino ad Anna Wintour
14 Maggio 2022
La scorsa settimana, in un articolo a più voci, Highsnobiety ha sottolineato che allo scorso Met Gala un buon numero di star, specialmente quelle della squadra Chloè ma anche Rosalìa nel suo abito Givenchy e il duo Alessandro Michele-Jared Leto ovviamente in full look Gucci, si erano presentate sul red carpet con occhiali da sole a coprirgli il viso. E mentre gli editor di Highsnobiety discutevano sul significato e la liceità del gesto, portando esempi come quello di Anna Wintour, chi scrive non ha potuto fare a meno di pensare alla tempesta di occhiali da sole al chiuso visti negli ultimi mesi. Il migliore esempio è La Dolce Vita di Fellini, prontamente riguardato subito dopo il suo arrivo su Netflix all’inizio di questo mese, che ha inventato l’intera estetica dell’occhiale da sole di notte; ma anche il The Batman di Matt Reeves dove sia Robert Pattinson che John Turturro inforcano i loro occhiali da sole al chiuso, fino alle proprie personali esperienze nei vari club di Milano che, nella frenesia primaverile che ha seguito la riapertura, si sono riempiti di party-goers dagli occhi rigorosamente coperti da un paio di occhiali da sole.
Al di là del fattore di coolness, che è la giustificazione di due amanti degli occhiali da sole in ogni occasione come Stan Lee, Wong Kar-wai, o Hiroshi Fujiwara, come per tutti gli usi e costumi del mondo, esistono delle ragioni pratiche e spesso incresciose per cui gli occhiali da sole vengono indossati al chiuso o di notte: ne La Dolce Vita il personaggio di Maddalena li indossa per nascondere un livido sul viso; nel mondo del clubbing invece li si usa tradizionalmente per dissimulare l’influenza di alcol e droghe (per questo li indossava John Belushi in The Blues Brothers); nel 2021, invece, Hailey Bieber li indossò per nascondere gli occhi arrossati dalle lacrime sul red carpet del Met Gala; invece il cantante degli U2, Bono Vox, una volta disse che si trattava di privacy ma che la ragione era proteggere gli occhi dai flash dei paparazzi e dei riflettori mentre Jim Jarmusch, ha detto a Vice di usarli con lenti graduate al posto degli occhiali da vista dopo che sua figlia gli ha detto che non gli piaceva con i regolari occhiali trasparenti. «E se la gente dice che sono pretenziosi, che si f*****o», ha aggiunto il regista.
Curiosamente, invece, secondo Lana e Lilly Wachowski gli occhiali da sole così onnipresenti in Matrix erano dovuti al fatto che gli attori dovevano sparare spesso sul set e, data la loro inesperienza, tendevano a strizzare gli occhi ogni volta che premevano il grilletto. Ma qualunque sia la ragione, la coolness degli occhiali da sole al buio rimane, tanto che sarebbe difficile trovare uno show di Celine o Saint Laurent dove più della metà dei look non includono dei distaccati occhiali da sole e tanto che Balenciaga, per presentare la sua Pre-Collection 2021 o SS21, ha fatto firmare al leggendario Walter A. Stern un video musicale di nome Sunglasses at Night (lo stesso della canzone originale di Corey Hart) in cui i modelli del lookbook si alternavano camminando di notte per le strade di una Parigi in lockdown con gli occhi nascosti dietro molte paia di lenti nerissime.
Per restare nel mondo della moda, invece, l’appeal dell’occhiale da sole al chiuso è rimasto quasi intatto dagli anni ’60 a oggi – tra le figure che li hanno indossati di recente, Anna Wintour a parte, ci sono Jacob Elordi agli ultimi show di Bottega Veneta e di Saint Laurent, Lewis Hamilton e Maluma allo show FW22 di Valentino; Salma Hayek e Isabelle Huppert da Balenciaga; Anya Taylor Joy all’ultimo show di Dior; Jared Leto in front row da Gucci, Kim Kardashian da Prada e molti altri. Proprio un occhiale da sole indossato al chiuso, quello di Tiffany & Co. che Pharrell Williams aveva all’ultimo show di Kenzo, ha pure suscitato una mezza polemica quando venne fuori che il modello era una replica (marketizzata come un custom model) di un paio di occhiali di smeraldo e diamanti dell’antico impero Mughal venduti da Sotheby’s.
L’idea di indossarli però, da ciò che si può desumere dall’articolo di Highsnobiety, potrebbe segnalare un’inversione della tendenza: in una cultura pop che dà peso all’empatia e all’autenticità, costruire una barriera indossando gli occhiali da sole al chiuso è vista come una posa anacronistica e, perché no, vagamente snob. Eppure se la conclusione del pezzo di Highsnobiety stabilisce che «se sei una persona normale non indossare mai gli occhiali da sole al chiuso», e se l’esperienza ci dice che le persone che nella vita quotidiana li indossano lo fanno solo per darsi un tono senza risultare convincenti, sarebbe sbagliato abbattere tout court un tema visuale così oggettivamente cool per una ragione tanto vaga come l’empatia. Quindi se stasera vi trovate in un club a ballare, provate a inforcare i vostri occhiali neri. Magari, potrebbe pure piacervi.