I feed di Instagram “perfetti” non interessano più a nessuno
Instagram è diventato il diario della Gen Z: da foto sfocate a meme cringe
19 Aprile 2022
Anni fa, scrollando i vari profili Instagram di influencer, attori o cantanti non vedevamo altro se non lussuose camere d’albergo, servizi fotografici patinati o qualche tazza di caffè accanto alla copertina di un bel libro: tutto era instagrammabile. Adesso sembra che la crescente importanza della Gen Z sulle diverse piattaforme social abbia surclassato l'ossessione per la perfezione estetica e la curation preferendo un linguaggio più veritiero e autentico. È proprio qui che si riapre l’eterno dibattito generazionale che vede un confronto con i Millenials: non è solo la scelta di piattaforme di social media che differisce, ma ciò che stanno facendo su quelle piattaforme che sta sancendo una separazione ben precisa. Emblematico è il recente successo di una pagina come @samyoukills, fotografo che senza apparire mai davanti la telecamera registra momenti non filtrati dalla vita delle città di tutto il mondo con un'enfasi particolare posta sulla naturalezza e la spontaneità dei suoi soggetti, le cui emozioni creano uno storytelling fotografico assai meno piatto di influencer più "patinati".
Con l’avvento dei primi influencer anni fa, Instagram si era trasformato in una grande sequela di feed perfetti: i selfie venivano rigorosamente modificati con qualche preset di VSCO e sembrava che tutti mangiassero avocado toast per colazione. I nuovi creators della Gen Z, invece, rifiutano di presentarsi al pubblico secondo questo aspetto standardizzato di bellezza, preferendo un’atmosfera più disordinata e non filtrata. Mentre i Millenials ritoccavano le foto dei tramonti fatte con la reflex, la Gen Z posta le immagini direttamente dal rullino, o le scatta in analogico. La differenza sostanziale sta nel fatto che questo social prima era l’esempio lampante dell’ostentazione di una vita perfetta, spesso inarrivabile. Ora influencer come Emma Chamberlain, appena ventenni, ci mostrano l’autenticità della vita di cui abbiamo bisogno. Come ha spiegato Taylor Lorenz in un articolo pubblicato su The Atlantic, The Instagram Aesthetic Is Over, lo stile “instagrammabile” reso famoso dalla piattaforma non funziona più, sia a livello concettuale che estetico. Il Millenial pink è finito.
I love Instagram and idc. I take pictures of everything and I post them bc they make me happy. Likes are stupid. Sometimes I feel cute & most of the time I’m there to show off my boyfriend. “Aesthetic” my ass. I’ll triple post in one day.
— CamDaddy (@camrynmarcucci) April 14, 2022
Nessuno è più interessato a vedere sponsorizzazioni di prodotti artificiose o forzate, i consumatori sono sempre più attenti alle cause e ai valori dei brand, ai quali richiedono maggiore impegno. Già nel 2019, Forbes sosteneva di come il mercato sia arrivato al suo punto di saturazione, perdendo l'autenticità che era stato valore aggiunto degli inizi. Molte delle influencers della prima generazione, oggi non esistono più, e non solo per via del ricambio generazionale, ma soprattutto per un calo d’interesse verso i loro contenuti. I consumatori sono diventati più esperti e di conseguenza i digital creators si sono evoluti favorendo un rapporto più veritiero e reale con la loro community. I membri della Gen Z hanno una prospettiva più realistica e consapevole. Per questo motivo, tutto ciò che appare costruito, forzatamente bello o desideroso di attenzioni risulta sgradevole agli occhi del pubblico. Gli utenti non sentono più il bisogno di essere formali, le didascalie sotto i post rappresentano il nuovo flusso di coscienza degli adolescenti. Se usi ancora gli hashtag sei un boomer, se invece condividi un meme cringe nelle stories sai già che rivedrai la tua stessa storia altre trenta volte nell’arco della giornata e ti compiacerai per quanto sei simpatico. Non c’è bisogno che te lo dicano gli altri.
@kidwhocantrideabike Like you have to know #WinterFit #CobraKaiChop #WithoutTellingMe #BRIDGERTON #fyp #ugly #sign #cute #hot #pretty #friends #bestfriends gimme more slayyyter remix - amber
Jane Macfarlane, art director dell'agenzia creativa The Digital Fairy, ha detto in un'intervista a Vice che il trend "anti-estetico" di Instagram rappresenta un'evoluzione del format photo-dump, che ha conosciuto il suo successo durante i due anni del lockdown, quando nessuno era nel mood o aveva modo di scattare foto "instagrammabili". Ognuno di noi, almeno una volta, ha pensato che fosse sensato creare un carosello di immagini dove per qualche motivo la foto di un panino mozzicato e il lyrics di una canzone del 2008 avessero una qualche strana connessione da poter essere postati insieme. Questa tendenza ad un’estetica del brutto per quanto possa sembrare insensata e casuale, in realtà, non lo è del tutto. Più che una vittoria della bruttezza, infatti, si potrebbe parlare di un trionfo della sincerità - dalla recente rinascita delle Crocs ai trend su TikTok in cui va di moda accentuare le occhiaie con il make-up. È proprio su TikTok che la Generazione Z riesce a dare il meglio di sé, celebrando un’estetica più cruda e individualistica. Gli adolescenti amano creare contenuti più spontanei, divertenti, impiegano il loro tempo per realizzare video che potrebbero andare virali: dalle cadute accidentali alle dichiarazioni d’amore con in sottofondo Baby di Justin Bieber. Per quanto questi siano spesso sciocchi e senza senso non sono altro che una riprova della creatività dei nativi digitali. È rincuorante vedere come i nuovi creators stiano sdoganando l’imbarazzo, facendo dell’inadeguatezza un senso di forza, come forma di controcultura creando un terreno fertile per nuove idee in uno spazio sempre più omogeneo.
Questa estetica autentica e libera, ora parte integrante della maggior parte dei profili sui social media deve la sua nascita all’influenza delle celebrities che oggi scelgono di documentare la loro vita in un modo molto più libero. Prima fra tutte Bella Hadid che ha recentemente scelto di mostrarsi ai fan in una versione più veritiera, ammettendo che i social non sono la realtà e che oltre la ricerca di una perfezione fittizia ognuno di noi deve fare i conti con la realtà delle proprie vite. Proprio la top model la scorsa settimana ha immortalato le sue vacanze romane in un carosello di immagini tra un cono gelato sciolto e un tricolore per le vie del centro. Immancabile poi la presenza di Dua Lipa, considerata la regina del photo dump, che ha nuovamente conquistato i suoi fan con una sequenza di foto scattate a Las Vegas in occasione dei Grammy’s, da un abito di Versace a una cena a base di sushi. O ancora Emma Corrin che nel suo ultimo post si mostra prima sul red carpet degli Olivier Awards e poi in un selfie sfocato di gruppo.