5 errori di stile da evitare agli Oscar
Come sempre, la semplicità è la chiave
25 Marzo 2022
Anche quest’anno la notte degli Oscar è in arrivo. L’edizione di quest’anno sarà forse quella che salverà una awards season vagamente scarica e, ovviamente, tutti gli occhi saranno puntati sul red carpet che, oltre ai premi veri e propri, è sicuramente la parte migliore della serata. Un outfit da Oscar Night non è sicuramente semplice da costruire e sugli stylist c’è molta pressione considerato che un brutto outfit rimarrà nella storia dei worst dressed e difficilmente sarà dimenticato dal pubblico. Per fortuna negli ultimi anni molti dei passi falsi fatti in passato, quando ancora le star uno stylist non lo avevano e decidevano praticamente da sé cosa indossare, sono stati evitati – non di meno serve sicuramente una guida ai dos and don’ts degli Oscar per fissare qualche punto chiave su cosa funziona e cosa no sul tappeto rosso.
Ecco dunque 5 errori di stile da non fare sul red carpet degli Oscar.
1 – Abiti lunghi così confusi da colpirsi da soli
Capita più spesso di quanto non si creda che una star decida di indossare un abito da sera che mescola insieme gambe da pantalone con la gonna o possieda, come nel caso di Hillary Swank, una gonna trasparente su un vestito che in realtà sarebbe da cocktail. Decidetevi. Indossate la gonna o indossate i pantaloni? Ricadono in questa categoria anche gli abiti con la gonna lunga dietro e corta davanti (grazie al cielo se ne vedono sempre di meno) però anche qui varrebbe la pena capire bene dove si vuole andare a parare.
2 – L’estetica “Casa nella Prateria”
Un abito può essere più o meno rivelatore, più o meno conservatore – ma esiste una congiunzione di colori terra o pastello, dettagli antiquati come pizzi o merletti, stampe floreali e crinoline varie che fa tornare alla mente il Wyoming del diciannovesimo secolo. È il temutissimo effetto “Casa nella Prateria”: uno stile a metà tra l’estetica western, la bambola vittoriana e la poltrona della nonna che fa letteralmente sparire chi lo indossa sotto una cappa di pesantezza e non lo lascia più.
3 – I completi dall’energia caotica
Se il menswear ha una sola categoria in questa lista è perché, essendo gli Oscar una serata di gala, agli uomini è richiesto di indossare (idealmente) un completo. Punto. Esiste un certo spazio di manovra se si vuole essere creativi – ma se si vogliono rompere le regole statiche ma sensate dell'armonioso completo maschile bisogna almeno farlo con una cognizione di causa elevatissima. Quindi un deciso «No» a completi color lavanda o dorati, completi con i pantaloncini corti (stiamo guardando te, Pharrell), tute e diversioni smart chich che non sono né smart né chic. A volte un completo dal taglio eccellente basta e avanza – l'estro vive ha un aspetto migliore negli street style in ogni caso.
4 – Vestiti senza forma
A prescindere dal corpo che li indossa, gli abiti da centinaia di migliaia di dollari degli Oscar (ma anche gli abiti più in generale) dovrebbero essere un complemento del corpo, capace di abbracciarne ed elevarne le sagome nonostante la taglia. È capitato nella storia degli Academy, però, di vedere sul red carpet abiti che cadevano sulla malcapitata attrice annullandone la silhouette in una cappa in cui il corpo spariva per lasciare spazio al vestito. Sono i vestiti privi di forma, che cadono sul corpo come tende amorfe creando un effetto che non è propriamente orribile ma soltanto «Meh».
5 - L’effetto pre-diciottesimo
Una cosa è un abito da sera di haute couture, un’altra è un abito che evoca le visioni di una bomboniera di nozze. Gonne da principessa Disney, pizzi e merletti, stoffe luccicanti di colori pastello, abbinate a vaporosi tulle, tagli antiquati o semplicemente kitsch, dettagli che sono più appropriati a uno scaffale di Tally Weijl che alla notte degli Oscar. Se credete che lo sbrilluccico e i pizzi siano sinonimo di sofisticazione – be’ ricredetevi.