In che senso si “parla in corsivo” su TikTok?
Un nuovo giorno, un nuovo trend tra i teenager
23 Marzo 2022
«Parlare in corsivo era molto in trend l’anno scorso», ci ha detto Davide Moccia di Defhouse quando gli abbiamo chiesto cosa significasse “parlare in corsivo”. Chi scrive questo articolo, figurarsi, l’espressione non l’aveva mai nemmeno sentita fino a ora anche se, va detto, durante una rapida ricerca attraverso Google le notizie sul trend risalivano all’ottobre del 2021, quattro mesi fa – cosa che significa che il trend andava avanti già da molto prima. A oggi, l’hashtag #corsivo su TikTok conta 14 milioni di views, i video più recenti risalgono al massimo a qualche settimana fa, segno che ancora qualcuno ci si diverte, ma vanno indietro di almeno due anni. Fatto sta che nella personale bolla cognitiva in cui chi scrive si trova questo “parlare in corsivo” non era mai arrivato e dunque una spiegazione restava necessaria. «È un’inclinazione linguistica prevalentemente ironica che ottieni contraendo i muscoli facciali, o almeno io faccio così», ha spiegato Davide. «Chiudi tutti gli accenti in ogni parola. Credo nasca dalla frase milanese “amïo apë?” e da qui è nato praticamente un nuovo linguaggio».
@true_trash Che nervi #neiperte suono originale - True_Trash
Scavando ulteriormente tra siti online si scopre una probabile origine del successo della parlata: la sesta stagione del reality show Il Collegio su Rai 1 durante una puntata del quale si è svolta una lite diventata poi virale online – quella che negli ambienti degli appassionati del programma è diventata nota come la “lite dei biscottini”. Durante questa lite, si sente una delle ragazze coinvolte parlare con una cadenza lombarda molto accentuata che venne poi ripresa, non si sa quanto direttamente, da un’altra tiktoker, Giulia Caselli, che lo ha reso propriamente popolare. Come un fuoco di paglia, il trend è divampato e ha cominciato a spegnersi, come Davide ci raccontava, nel corso di un anno.
Si legge:
— Evæ (@anikeatable) February 7, 2022
Percepisco sangue freddo nelle mie vene
a cento ottantamila giri su una coupè
due molotov in fiamme nella corrente
Si canta:
Pęrcëpįsçœ sånguë frëddœ nëllë mië vëñë
a cëntœ õttantamįlã gįrî sü unæ cøüpé
dûę møløtõv in fiãmmę nëllã cørręntë
La cosa non riguarda solo TikTok ma anche la musica: in un episodio del podcast Muschio Selvaggio, Fedez ha fatto notare a Sangiovanni la sua parlata “corsiva” inserendo anche Tha Supreme nella lista di cantanti che adoperano questo stile. Un altro esempio vagamente assimilabile alla parlata in corsivo si è visto a Sanremo con Blanco, Madame, Rkomi e Yuman – anche se si potrebbe fare risalire il fascino verso l’intensa dittongazione (quando i suoni delle vocali si allungano innaturalmente) fino ad artiste come Amy Winehouse o Selena Gomez.
@davidepapasidero Rispondi a @tibedj cantiamo in corsivo #perte #neiperte #fypシ #fyp #viral #corsivo #effettivocali #canto #cantante suono originale - PAPASIDERO
Di sicuro, molte fonti sono concordi nell’identificare l’origine del modo di dire a un tweet del 2009 in cui il comico di Baltimora @TRACKDROPPA scrisse: «Voice so smooth its like I'm singing in cursive», riferendosi non si sa bene a cosa. Il “corsivo” parlato poi ha preso piede in molti brani musicali pop, anche al di sotto dei radar tradizionali della musica pop internazionale, apparendo, come Davide Papasidero ha fatto notare su TikTok, anche nel programma canoro Amici, segnando l'ingresso dello slang nel mainstream della cultura televisiva pop italiana.