Cosa sta succedendo tra Kering e adidas?
Tra suggestioni e specuazioni dopo il leak della collabo con Balenciaga
21 Marzo 2022
Pochi giorni fa sono diventate virali alcune foto leak che anticipavano l’arrivo di una possibile collabo tra Balenciaga e adidas, un connubio preannunciato dalle prime immagini di una Triple S in versione “three stripes” simbolo perfetto di un matrimonio tanto assurdo quanto possibile. Sono passate poche settimane infatti dall’ufficializzazione di un’altra collabo passata da voce di corridoio a certezza matematica, quella tra adidas e un altro brand parte del gruppo Kering come Gucci, dimostrandoci che ormai, nel mondo delle collaborazioni, tutto è possibile. Un concetto a cui siamo abituati visto che, negli ultimi anni, il fashion system si è divertito ad accostare i nomi più disparati nella corsa alle collabo, un gioco spesso divertente ma altre volte capace di distrarci dal vero significato di quello che stiamo vedendo, di cosa si potrebbe nascondere, ad esempio, dietro la collabo tra adidas e Balenciaga.
Pur rimanendo nel regno delle supposizioni, il recente avvicinamento tra il gruppo Kering e adidas inizia a sembrare quanto mai sospetto, facendo nascere più di un dubbio sulle reali intenzioni dei due nomi in ballo. Kering potrebbe acquistare adidas? Difficile, se non impossibile vista la portata e la grandezza del brand tedesco, la cui market capitalization si aggira sui 64 miliardi di dollari e che con i suoi 62mila dipendenti diventerebbe un impegno dalla portata quasi proibitiva anche per un gigante come Kering. Più credibile invece l’idea di vedere il gruppo guidato da François-Henri Pinault rilevare solo una parte del brand sportswear andando così a colmare, seppur in parte, un vuoto presente all’interno del suo portafogli. Nonostante la presenza di nomi come Gucci e Balenciaga, oltre a Saint Laurent, Bottega Veneta e McQueen, all’interno del gruppo manca un brand sportivo, un vuoto presente dal 2018, quando il gruppo decise di cedere prima Volcom e poi Puma, di cui ha tenuto una quota del 15,7%.
Controllare anche solo una piccola parte di un brand come adidas darebbe a Kering la possibilità di creare collaborazione in-house, portando realtà del mondo luxury all’interno di un mercato diverso come quello offerto dal brand tedesco. Nonostante al momenti siano solo speculazioni, un esempio incoraggiante arriva da quanto successo tra Balenciaga e Yeezy, il brand fondato da Kanye West che, dopo avere iniziato a frequentare in modo assiduo eventi legati al gruppo, dalla sfilata couture di Demna fino a quella top-secret di Bottega Veneta, ha annunciato l’arrivo di una collaborazione a tre con Gap. In attesa di scoprire le vere intenzioni di François-Henri Pinault dobbiamo prima aspettare l’annuncio ufficiale della collabo tra Balenciaga e adidas e da lì, ovviamente, potremmo iniziare davvero a sperare in un colpo di scena.